Pompei, il Santuario e la città ricordano Maradona. E il sindaco annuncia: «Presto una mostra»
POMPEI. Anche Pompei si unisce al coro di cordoglio unanime per la scomparsa di Diego Armando Maradona, avvenuta due giorni fa a Tigres, in Argentina.
A poche ore di distanza arriva il pensiero del Santuario di Pompei, che ricorda la generosità più volte mostrata dal campione argentino quando giocava nel Napoli verso i bambini meno fortunati ospitati nei centri educativi pompeiani.
E poi c’è la commemorazione del sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, che annuncia una mostra fotografica in onore dell’indimenticato numero 10 del Napoli e della Nazionale argentina.
«Diego Armando Maradona, pur tra luci e ombre – si legge sulla pagina Facebook ufficiale del Santuario di Pompei – è stato anche uomo generoso. Una generosità dimostrata anche verso i bambini dei Centri educativi del Santuario».
«Molti anni fa, 120 bambini, accolti negli Istituti – ricorda quindi il Santuario – furono invitati a seguire al San Paolo una partita di beneficenza. Oggi sono diventati adulti, ma non hanno mai dimenticato quel giorno quando Maradona volle incontrarli e volle donare all’istituto “Assunta Ponzo”, allora curato dalle suore domenicane “Figlie del Santo Rosario di Pompei”, un pallone e una maglietta con il numero 10. Entrambi con il suo autografo».
Il primo cittadino di Pompei, invece, dopo aver ricordato la classe cristallina del campione argentino, annuncia una iniziativa in sua memoria: «Il suo essere fuoriclasse – scrive Carmine Lo Sapio su Facebook – le sue prodezze, il suo essere scugnizzo pur non essendo nato a Napoli. Le parole non bastano a spiegare cosa sia Diego Armando Maradona per Napoli e tutta la Campania».
«La sua vita – prosegue – è un racconto collettivo. Ha fatto piangere e gioire migliaia di persone. È entrato nelle case e nei cuori di tutti. Maradona non è (perché i miti non muoiono mai) solo un calciatore fuoriclasse. Maradona è per tutti una persona di famiglia. È un simbolo di riscatto, un antagonista, una speranza».
Poi l’annuncio: «La città di Pompei non può non dedicargli un tributo e appena i tempi lo consentiranno, sarà il protagonista di una mostra fotografica. Ma oggi, oggi è il momento del dolore, del lutto, del ricordo e niente, nemmeno la morte, potrà cancellare la sua luce».