“El Pibe”: ai Quartieri Spagnoli nasce il primo dolce in memoria di Maradona
NAPOLI. La notizia della scomparsa di Diego Armando Maradona ha lasciato tutti sgomenti a Napoli, seconda casa del Pibe de Oro, e le manifestazioni d’affetto di questi giorni ne sono la prova tangibile.
Se allo Stadio San Paolo, che a quanto pare presto cambierà nome in suo onore, l’abbraccio di tifosi e appassionati è stato forse il più pittoresco e degno di una rockstar, con le candele, le foto e i gadget adagiati a ridosso dei cancelli, è innegabile che ai Quartieri Spagnoli, nel cuore del centro storico di Napoli, abiti la passione più viva e sentita per il grande calciatore argentino.
Non è un caso se la Pasticceria Seccia, già protagonista tre anni fa con la torta ufficiale delle celebrazioni per la cittadinanza onoraria conferita a Maradona, e per i 30 anni del primo scudetto del Napoli, abbia pensato a un dolce dedicato alla memoria del genio di Buenos Aires da offrire ai clienti e a chiunque sia di passaggio nei Quartieri domenica 29 novembre 2020.
Il tutto nei limiti, ovviamente, della zona rossa prevista per la città di Napoli dall’ordinanza ministeriale, e naturalmente nel pieno rispetto delle prescrizioni e delle normative governative nazionali e regionali antiCovid per gli esercizi commerciali (solo asporto consentito e ingresso rigorosamente contingentato nel negozio di via Concordia 66, sempre con la mascherina indossata).
Quello dato in omaggio ai clienti è un bignè craquelin farcito con panna e caramello, sormontato da un bel 10 biancoceleste in pasta di zucchero, il numero della mano de Dios.
El pibe è il nome ufficiale della mignon pensata e ideata da Casa Seccia, e realizzata dalle sapienti mani del giovane Antonio Duraccio, nonché dell’hashtag ufficiale per le condivisioni sui social nelle storie, nei post e nelle foto in cui figurerà questa golosa pasta choux ripiena.
Il pasticcino è il gemello stretto di un prodotto già proposto tempo fa, in occasione della festa al San Carlo e nel foyer del teatro per Maradona cittadino onorario di Napoli: l’aperisciù, un craquelin al gusto di mojito, daiquiri e pina colada, cocktail tipicamente cubani, e dai colori della bandiera dell’isola tanto cara al campione del mondo di Messico ‘86.
Così a due passi dal murale restaurato solo pochi anni fa in via de Deo, teatro oggi di un’elaborazione laica della dolorosa perdita, domenica mattina sarà possibile ricevere una mignon dai sapori ricercati e dai colori che ormai sono Storia del Calcio a tutti gli effetti, da degustare a casa, non prima ovviamente del doveroso scatto social da condividere poi su Facebook, Twitter e Instagram tra post e stories.
La dipartita del leggendario trascinatore del Napoli, a cui si devono indubbiamente due Scudetti e una Coppa Uefa oltre a un inaspettato prestigio per la squadra partenopea tra gli anni ’80 e i primi anni ‘90, ha rattristato profondamente mercoledì scorso, ma una nota di dolcezza è proprio quello che ci vuole per superare questo lutto.