La gloriosa storia dell’osservatorio meteorologico di Pompei per la prima volta raccontata in un libro

POMPEI. Si intitola “Pompei, Bartolo Longo e il suo osservatorio meteorologico: un miracolo della scienza al servizio della fede” ed è il primo libro (già disponibile su Amazon), scritto da Luigi Ametrano, che racconta in modo completo e sistematico la storia del laboratorio di osservazione dei fenomeni naturali che sul finire del XIX secolo portò l’allora Valle di Pompei all’avanguardia scientifica in Europa e forse nel mondo.

L’osservatorio meteorologico fu fortemente voluto dal beato Bartolo Longo, il quale, dopo aver dimostrato con i fatti la sua fede incrollabile in Dio e nella Vergine del Rosario, dimostrò anche la fiducia nella scienza e nel progresso scientifico, facendo di Pompei un punto di riferimento per gli studiosi di meteorologia e geologia dell’epoca.

Una storia, quella dell’osservatorio pompeiano, che appare ancora più interessante da scoprire se adeguatamente inquadrata nel contesto storico del tempo. Tra il XIX e il XX secolo, infatti, si svilupparono in Europa varie correnti di pensiero filosofico.

Tra queste ce n’era una in particolare che sosteneva l’incompatibilità tra fede e scienza: i principali sostenitori erano Charles Darwin, Thomas Huxley e William Draper, autore, quest’ultimo, del volume “Storia del conflitto tra scienza e fede”, pubblicato nel 1874.

Il volume di Luigi Ametrano, invece, ha il merito di mettere bene in risalto l’opera di chi, come l’avvocato Bartolo Longo, si pose in netta contrapposizione a questo pensiero.

Malgrado egli stesso avesse avallato questa idea durante un periodo della sua vita, il Longo riuscì in seguito a confutare con fermezza la dicotomia scienza-fede, anche grazie (o soprattutto) alla sua conversione spirituale, che lo portò alla Beatificazione nel 1980.

Il Beato, oltre a propagare il Rosario, fondò “opere nuovissime di beneficenza educatrice” che, ispirate dalla fervente fede religiosa, resero concreto il carisma della carità, attraverso l’aiuto materiale a tanti disagiati e, in particolare, ai bambini.

Con il laboratorio scientifico, inoltre, dimostrò anche che la fede e la scienza erano un binomio inscindibile e fu l’istituzione – insieme a padre Francesco Denza – dell’Osservatorio Meteorologico Geodinamico Vulcanologico fondato nel 1890, un’opera di grande interesse scientifico.

Il libro “Pompei, Bartolo Longo e il suo osservatorio meteorologico: un miracolo della scienza al servizio della fede” si pone proprio l’obiettivo di fare luce su un capitolo della storia di Pompei che sembrava ormai dimenticato per sempre.

L’osservatorio fu fondato nel 1890: fu un’opera di grande interesse scientifico, che rimase in attività fino al 1894 (anno in cui avvenne la scomparsa del Denza) e, successivamente, dal 1907 fino – ma in minima parte – agli anni Settanta del secolo scorso.

L’autore, al suo primo lavoro, è Luigi Ametrano: di professione imprenditore alberghiero nutre una passione sconfinata per la storia della “nuova” Pompei, quella sorta proprio intorno alle opere del beato Bartolo Longo. «Sono lieto di annunciare la pubblicazione del mio primo libro – ha dichiarato l’autore – che vede la luce in concomitanza al quarantesimo anniversario della beatificazione di Bartolo Longo (1980-2020)».

«La mia umile ricerca – aggiunge – affronta un argomento mai trattato prima, l’osservatorio meteorologico di Valle Di Pompei e, soprattutto, mette in evidenza l’aspetto scientifico finora sconosciuto di Bartolo Longo». «Per il beato – conclude quindi Ametrano – la scienza e la fede rappresenteranno un binomio inscindibile che lo accompagnerà nel suo percorso di creazione delle sue grandiose opere di beneficenza educatrice». Attualmente il volume, 198 pagine, formato 16×23 ca., ricco di dettagli e di immagini, è disponibile per l’acquisto (già dal 10 dicembre 2020) sulla nota piattaforma di vendita on-line Amazon.it.

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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