Inaugurato il portale e centro di ricerca digitale Pompeii Commitment. Materie Archeologiche

POMPEI. Il 21 dicembre 2020 è stato inaugurato Pompeiicommitment.org, il portale e centro di ricerca digitale di “Pompeii Commitment. Materie archeologiche”, il primo programma dedicato all’arte contemporanea commissionato dal Parco Archeologico di Pompei e basato sullo studio e sulla valorizzazione delle “materie archeologiche” custodite nelle aree di scavo e nei depositi di Pompei.

Il progetto è stato ideato nel 2017 da Massimo Osanna, direttore generale ad interim del Parco Archeologico di Pompei, e Andrea Viliani, responsabile e curatore del Castello di Rivoli Research Institute (Crri), che è il curatore scientifico del progetto, “manutenuto” insieme con Stella Bottai e Laura Mariano.

L’uso della parola “manutenzione” non è casuale, in quanto si tratta di un progetto in progress che connota il lavoro di ricerca quale responsabilità e impegno (“commitment”) quotidiano, non solo a concepire ma anche, appunto, a manutenere, ovvero a preservare e condividere i risultati che saranno progressivamente raggiunti.

Nella sua prima fase, Pompeii Commitment si concentra sulla definizione delle forme di conoscenza che saranno espresse e prodotte dal progetto stesso, attraverso un metodo di ricerca corale, attivato e condiviso su Pompeiicommitment.org da dicembre 2020 a dicembre 2021.

Anche per questo la piattaforma è concepita come un “portale”, piuttosto che un “sito web”, ovvero come un discrimine e un momento di passaggio in cui possiamo prescindere da ciò che già conosciamo, o crediamo di conoscere, e immaginare invece nuovi saperi.

Pompeiicommitment.org è stato ideato, quindi, non come uno strumento funzionale o di supporto, ma come l’accesso a un vero e proprio centro di ricerca digitale, in cui pubblicare e diffondere progetti in corso, saggi testuali e visivi, podcast, file audio e video di cui saranno autori oltre 50 artisti, curatori, scrittori e attivisti internazionali, invitati a partecipare al progetto con i loro contributi (commitments), che confluiranno in un catalogo scientifico finale.

Il portale racconta inoltre la storia di come Pompei sia diventata una forma di conoscenza della modernità, prima occidentale e poi globale, come testimoniato da molteplici documenti storici che sono pubblicati settimanalmente (Historiae), e di come Pompei abbia accumulato un sapere transdisciplinare in continua evoluzione, composto da innumerevoli storie sulla fine e sull’inizio di mondi, siano essi reali o fantastici,che formano sul portale una “biblioteca” di Archeologia e Futurologia.

I professionisti stessi del Parco Archeologico – tra cui archeologi, storici, archivisti, antropologi, archeozoologi, archeobotanici, agronomi, geologi, chimici, architetti, ingegneri, informatici, restauratori, operatori della manutenzione ordinaria – contribuiranno ad approfondire e condividere con il grande pubblico le proprie conoscenze attraverso una serie di testi inediti e interviste che portano in luce e celebrano il loro metodo di lavoro e il loro lavoro quotidiano (Fabulae).

Ma il portale getta anche le basi per una catalogazione tipologica della “materia archeologica” pompeiana, conservata nei depositi del Parco e materia di riflessione degli autori invitati, delineando così un museo, per ora solo ipotetico, ad essa dedicato (Inventario).

Tutti questi contributi configurano Pompeiicommitment.org come una piattaforma editoriale multi-autoriale e polifonica.

Evolvendo progressivamente come una costruzione costantemente ridefinita, Pompeii Commitment genera un’ulteriore porta d’ingresso al sito di Pompei – come le porte monumentali attraverso le quali il visitatore accede abitualmente al sito archeologico (Piazza Anfiteatro, Porta Marina Inferiore e Porta Marina Superiore) ­– che in questo caso si configura come un accesso malleabile e penetrabile all’episteme di Pompei.

Il portale web mira così a definire un’esperienza più estesa e stratificata nel tempo rispetto a quella di una visita fisica a Pompei – ma anche della normale consultazione digitale del suo sito web –, affermando una sensazione di “scoperta graduale”, che riflette e approfondisce l’attività permanente di scavo sostenibile, condotta ogni giorno in quel museo diffuso e all’aperto che comprende, oltre al sito archeologico di Pompei, anche i siti di Oplontis, Boscoreale, il Real Polverificio Borbonico di Scafati, la Reggia di Quisisana e le ville di Castellamare di Stabia.

La seconda fase di “Pompeii Commitment. Materie archeologiche” avrà inizio nel corso del 2021 e si articolerà in un programma di commissione, produzione e presentazione di opere che, progressivamente, costituiranno la collezione d’arte contemporanea (Collectio) del Parco Archeologico di Pompei.

Questa seconda fase è ispirata alle linee guida del progetto Italian Council promosso dal Mibact-Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo.

I Commitments sviluppati per il portale – oltre cinquanta – sono pubblicati settimanalmente nell’arco di dodici mesi, da dicembre 2020 a dicembre 2021.

Tra i partecipanti i cui contributi saranno pubblicati nel primo semestre del 2021: Jennifer Allora & Guillermo Calzadilla, Maria Thereza Alves, Marcella Beccaria, Anna Boghiguian, Diana Campbell Betancourt, Cairo Clarke, Cooking Sections, Chiara Costa, Trisha Donnelly, Jimmie Durham, Haris Epaminonda, Eva Fabbris, Milovan Farronato, Simone Fattal,  Lara Favaretto, Liam Gillick, Alexandra Daisy Ginsberg, Prem Krishnamurthy, Mierle Laderman Ukeles, Lina Lapelyte, Matteo Lucchetti, Goshka Macuga, Elena Mazzi, Marzia Migliora, Otobong Nkanga, Henrik Olesen, Charlemagne Palestine, Christodoulos Panayiotou, Giulio Paolini, Lucia Pietroiusti, Walid Raad, Michael Rakowitz, Lucy Raven, Tabita Rezaire, Salvatore Settis, Tai Shani, Paul Sietsema, Himali Singh Soin – David Soin Tappeser, Marianna Vecellio, Adrián Villar Rojas, Kandis Williams, Cerith Wyn Evans, Akram Zaatari.

I Commitments inaugurali sono quelli degli artisti Giulio Paolini (autore anche dell’immagine della holding page del portale) e Mierle Laderman Ukeles. Per tracciare l’orizzonte d’inizio di “Pompeii Commmitment. Materie archeologiche”, Paolini ha immaginato quattro possibili versioni del portale di accesso al progetto.

Come in quel “quadro che contiene tutti i quadri” – la prima opera dall’artista, Disegno geometrico, 1960 – Paolini squadra la superficie di quattro fogli bianchi per concentrare la sua e la nostra attenzione su di essi e su ciò che sta per accadervi (o è già accaduto?).

Laderman Ukeles partecipa invece con la ripubblicazione del suo Manifesto For Maintenance Art 1969! Proposal for an exhibition “Care”, che ha fortemente influenzato la visione curatoriale del progetto, nei termini della sua “cura” intesa come “manutenzione”.

Autore della prima Fabula è il professor Pierpaolo Forte, componente del consiglio di amministrazione del Parco Archeologico di Pompei.

Nella primavera 2021 verranno presentati anche il volume monografico “Gianni Pettena: 1966-2021” (Mousse Publishing, Milano, 2020, co-prodotto, nell’ambito del progetto, con Maxxi-Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma; Centro per l’arte contemporanea “Luigi Pecci”, Prato; Kunst Meran/Merano Arte) e l’opera di Invernomuto Black Med-Pompei (2020-2021), vincitrice del bando Italian Council 2019 promosso dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Mibact, su presentazione di Fondazione Morra Greco, Napoli, e donata al Parco Archeologico di Pompei.

L’Ufficio Fundraising del Parco Archeologico di Pompei ha ideato, a sostegno di Pompeii Commitment, un progetto e un modello di sponsorship, denominato Partners Committee, che sarà sperimentato per la prima volta in questa occasione.

Il progetto si presenta come un’opportunità per proporre e valutare nuove modalità di collaborazione pubblico-privato e per interagire con i partner mediante l’attivazione di nuove pratiche dialogiche.

Redazione Made in Pompei

Redazione Made in Pompei

Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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