L’Ente Idrico Campano adotta il Piano d’Ambito Regionale: una svolta nella gestione dell’acqua
NAPOLI. Lo scorso 28 dicembre 2020, il Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano, riunito in modalità telematica, ha adottato il Piano d’Ambito Regionale, il cardine sul quale verrà costruito, nel prossimo trentennio, il servizio idrico integrato della Campania. Si volta pagina per una gestione che guarda ai criteri di modernità, efficienza, economicità e sostenibilità ambientale.
Ottocento pagine nelle quali trovano spazio una colossale opera di ricognizione, necessaria a fotografare lo stato in cui versano le infrastrutture nei 550 Comuni della Campania ed il piano programmatico degli interventi necessari a garantire acqua sicura e di qualità alla Regione, con la relativa scala delle priorità.
Una vera e propria enciclopedia prodotta, in house, dalla struttura tecnica guidata sapientemente dal direttore generale, prof. Vincenzo Belgiorno.
Raggiungere standard più elevati nella gestione delle reti e della distribuzione di acqua potabile, di quelle fognarie e degli impianti di depurazione, estendere le reti di distribuzione ad aree non servite o servite in maniera insufficiente in modo da garantire il pieno soddisfacimento del fabbisogno di acqua potabile in tutte le aree della Campania.
Coprire l’intero territorio regionale per i servizi di fognatura e di depurazione, incrementare i controlli sulle acque distribuite e sugli scarichi, rendere più efficienti i sistemi depurativi ed estenderli alle aree non collettate, ridurre i costi di gestione anche attraverso il potenziamento dell’utilizzo della tecnologia.
Realizzare opere di ristrutturazione ed adeguamento delle reti, introdurre, infine, il controllo da remoto. Questi sono solo alcuni degli obiettivi da realizzare per migliorare la qualità della vita dei cittadini campani.
I fondi del Next Generation Ue rappresentano un’occasione imperdibile per reperire risorse adeguate per sostenere questa rivoluzione da 12 miliardi di euro.
Forse l’ultima spiaggia per recuperare ritardi decennali (gli ultimi interventi di manutenzione risalgono alla Cassa del Mezzogiorno) ed avvalersi di infrastrutture efficienti che consentano di eliminare lo spreco della risorsa più preziosa.
«Abbiamo scritto una pagina storica per il servizio idrico integrato della Campania» ha affermato con orgoglio il presidente Luca Mascolo.
«Il Piano d’Ambito – ha aggiunto – è un documento preziosissimo per il futuro del sistema idrico integrato della Campania. Ringrazio il direttore Belgiorno e la struttura tecnica per la grande prova di professionalità, abnegazione e capacità messa in campo in questi duri mesi di lavoro per raggiungere questo traguardo così importante».
«Ho più volte rimarcato la necessità di un nuovo Piano Marshall per recuperare il divario con il resto d’Italia e d’Europa. Temo però che – conclude Mascolo – a causa dell’inadeguatezza delle risorse, da occasione storica per lo sviluppo e la modernizzazione della Campania e del Mezzogiorno, quella del Recovery Fund si possa trasformare presto nel più grande rimpianto».