I Gladiatori: la grande mostra in una simbolica anteprima on-line sui canali social del Mann
NAPOLI. Prosegue on-line l’attesa della grande mostra sui Gladiatori, la cui inaugurazione è prevista l’8 marzo 2021 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli che invece riapre da lunedì 18 gennaio 2021: dal 13 gennaio, intanto, è cominciata “l’anteprima digitale” dell’esposizione sulle pagine Facebook ed Instagram del Mann, con le immagini di alcuni preziosi reperti che caratterizzeranno l’allestimento.
L’esposizione, nata dalla collaborazione con l’Antikenmuseum di Basilea e realizzata grazie alla sinergia con il Parco Archeologico del Colosseo, raccoglierà circa 160 opere nel Salone della Meridiana.
Sei le sezioni in cui sarà articolato il percorso: dal funerale degli eroi al duello per i defunti; i gladiatori e le loro armi; dalla caccia mitica alle venationes; vita da Gladiatore; gli anfiteatri della Campania; i Gladiatori in casa e sui muri.
Seppur in un iniziale “assaggio virtuale” a misura di social, si seguirà il progetto scientifico dell’exhibit: i primi post saranno dedicati, così, al funerale degli eroi ed allo splendido cratere con le esequie di Patroclo (il vaso in terracotta, alto circa un metro e mezzo, proviene da Canosa e risale al 340-320 a.C.).
Fulcro della mostra sarà, naturalmente, la sezione sulle armi dei Gladiatori: quasi 50 esemplari che, appartenenti alla collezioni del Mann, saranno visibili insieme per la prima volta e saranno messi in dialogo con rilievi e stele funerarie da Roma, Avenches, Augusta Raurica, Basilea.
Tra le opere esposte, per ora in “mostra sul web”, vi sarà la spada con fodero del I secolo d.C., realizzata in ferro, osso, legno e bronzo e ritrovata nel Portico dei Teatri di Pompei nel gennaio del 1768; da non perdere gli scatti dedicati all’elmo di mirmillone con personificazione di Roma, Barbari, prigionieri, trofei e vittorie (seconda metà del I secolo d.C.).
Per quanto riguarda la sezione sulla caccia con animali, momento molto ricercato durante gli spettacoli gladiatorii, i fan e follower di Facebook ed Instagram potranno ammirare il rilievo in marmo (II secolo d.C.) dall’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere: nella raffigurazione, Pluteo e la caccia di Meleagro ed Atalanta.
Una delle peculiarità dell’allestimento sarà l’attenzione rivolta alla dimensione quotidiana nella vita dei Gladiatori: tra i reperti presentati online vi sarà il coperchio della cassetta medicale in bronzo ed argento ageminato (I secolo d.C.), proveniente da Ercolano e custodito nelle collezioni del Mann.
Tra archeologia e linguaggi della comunicazione: in occasione della grande esposizione, sarà ricostruita e riprodotta digitalmente, da Altair 4 Multimedia, la sequenza delle pitture ormai perdute dell’Anfiteatro di Pompei.
Grazie alle nuove tecnologie, alcuni percorsi video riproporranno le tipologie di armature che contraddistinguevano le diverse “classi” di gladiatori. Per questa anteprima on-line, saranno presentati alcuni frame della ricostruzione dell’Anfiteatro presente in mostra.
Ultimi post per un capolavoro in esposizione: si tratta del Mosaico Pavimentale di Augusta Raurica; il reperto, inserito nella sezione “I Gladiatori in casa e sui muri”, è esposto per la prima volta al di fuori del territorio elvetico dopo il restauro integrale.
L’opera, che risale alla fine del II secolo d.C. e proviene dall’insula 30 del sito romano di Augusta Raurica, rappresenta scene di combattimento su una superficie di eccezionale estensione. Il progetto scientifico della mostra sui Gladiatori è a cura di Valeria Sampaolo; l’esposizione, il cui coordinamento è di Laura Forte, è stata realizzata con il contributo di Intesa Sanpaolo.