Restiamo umani: il murales di Nello Petrucci per ricordare Vittorio Arrigoni
BESANA IN BRIANZA. “Restiamo umani”: con la sua frase-simbolo lo street artist Nello Petrucci ricorda Vittorio Arrigoni, giornalista e attivista per i diritti umani, nel decennale della scomparsa, avvenuta il 15 aprile 2011.
L’artista pompeiano ha realizzato un murales a Besana in Brianza (Monza), paese natale del pacifista, famoso per le battaglie condotte nella Striscia di Gaza per difendere pace e i diritti delle popolazioni locali, interessate dal lungo conflitto con Israele.
L’opera di Petrucci ritrae Arrigoni come uno street artist, con la bomboletta spray in mano nell’atto di scrivere sul muro la frase “Restiamo umani”, mentre alle spalle si scorgono due cecchini pronti a fare fuoco.
Nel murale si scorge anche Rachel Corrie, attivista americana, assassinata nel 2003 a soli 24 anni, a causa della sua attività in difesa dei diritti umani.
Vittorio Arrigoni, soprannominato “Vik”, nasce a Besana in Brianza il 4 febbraio 1975 e vive a Bulciago (Lecco). Le sue prime esperienze come volontario si svolgono principalmente nei Paesi dell’Est europeo e nell’Africa sub sahariana con le ong Ibo, Soci Costruttori e lo Yap (Youth Action for Peace).
Nel 2002 – si legge sul sito della Fondazione a lui intitolata – raggiunge Gerusalemme Est per un primo campo di lavoro in Palestina e successivamente ritorna nei Territori occupati dove, con altri compagni, inizia quella che diventerà la sua principale ragione di vita: la difesa dei diritti umani attraverso azioni pacifiche di interposizione, proteggendo i piccoli scolari davanti ai tank israeliani, i contadini nella raccolta delle olive, manifestando con i palestinesi contro il muro di separazione, aiutando gli anziani ad attraversare i check point.
Racconta i giorni della sanguinosa offensiva israeliana (dicembre 2008) in articoli pubblicati da “Il Manifesto”. Raccolti in un libro “Gaza – Restiamo Umani”, i suoi racconti di Gaza sotto le bombe hanno permesso di conoscere cosa è accaduto veramente in quel lembo di terra palestinese. Vittorio è stato ucciso a Gaza il 15 aprile 2011, a soli 36 anni, da un presunto gruppo di estremisti salafiti, le cui motivazioni sono rimaste tuttora oscure.