Riapre la Villa di Poppea, la visita di Zuchtriegel: «Per Oplontis ci sarà molto da fare»
TORRE ANNUNZIATA. Questa mattina è avvenuta la riapertura dell’area archeologica di Oplontis, a Torre Annunziata, alla presenza del direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, e del sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, che hanno incontrato la stampa locale.
«Stiamo riponendo molta attenzione per i siti del territorio. Ci sarà molto da fare» è stato il commento del direttore Zuchtriegel, che ha aggiunto: «Sono grato al sindaco. Abbiamo già avuto un primo incontro per lavorare insieme sui nuovi scavi, i nuovi percorsi e la connessione tra gli Scavi e lo Spolettificio di Torre Annunziata».
«Siamo in contatto con il Demanio e con l’Esercito – ha poi detto il diretto del Parco – sia per ampliare l’area degli scavi e sia per creare spazi per depositi e spazi museali, laboratori per scuole, bambini, ragazzi. Dunque c’è molta attenzione per questo territorio, è un patrimonio che merita, quindi nei prossimi anni ci sarà molto da fare. Sono anche grato al sindaco perché lavoriamo insieme ed è essenziale la collaborazione con gli enti locali».
Il sindaco di Torre Annunziata, dal canto suo, si è detto soddisfatto della riapertura di Oplontis e dell’attenzione al sito riservata dal dirigente del Parco. «Abbiamo fondato buona parte del nostro sviluppo proprio sulla valorizzazione della risorsa archeologica» ha detto Ascione, che poi ha aggiunto: «Ritengo anche che il ragionamento sia da fare come comprensorio, che non è solo la città di Torre Annunziata, ma sono tante le città che hanno puntato su questo tipo di sviluppo».
«Nel nostro Puc – ha proseguito – abbiamo parlato di turismo, perché abbiamo il Vesuvio, il mare, l’archeologia: una serie di potenzialità che vanno sviluppate. Ringrazio il direttore Zuchtriegel per essere venuto qui alla riapertura del sito. Spero che si realizzino quanto prima le connessioni non solo con lo Spolettificio ma anche con la Villa B che purtroppo è ancora chiusa al pubblico».
Sulla questione di Villa B è poi tornato Zuchtriegel. «Anche per Villa B – ha detto – c’è un progetto. Essa è molto importante perché dà un’altra visione dell’insediamento antico di Oplontis, quindi va assolutamente valorizzata con la Villa A».
«Vogliamo raccontare ai visitatori il territorio com’era organizzato: non c’era solo Pompei, ma c’era tutto un paesaggio di ville rurali, di ville d’ozio, di ville rustiche e di insediamenti piccoli e meno piccoli che facevano parte di un paesaggio mediterraneo connesso con molte altre parti dell’Impero. In questa prospettiva – ha concluso Zuchtriegel – Oplontis può dare molto in termini di valorizzazione del racconto della storia di questo territorio».