Verde, scuola, cimitero e sicurezza: 4 progetti da 7,5 milioni di euro per cambiare il volto di Pompei
POMPEI. Chiesa madre del cimitero, Palazzetto della Sicurezza nell’ex Pretura, Fonte Salutare e scuola dell’infanzia “Fossa Valle”. Quattro progetti di riqualificazione per altrettanti edifici e luoghi nevralgici della città per complessivi 7,5 milioni di euro in attesa di finanziamento (attraverso un bando del Ministero dell’Interno) che, nei prossimi anni, potrebbero restituire a Pompei strutture e servizi essenziali per la vivibilità cittadina.
I relativi progetti sono stati l’oggetto delle delibere approvate dalla giunta mercoledì sera e presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo De Fusco. «Si apre una nuova fase» ha commentato il sindaco Carmine Lo Sapio, che ha aggiunto: «Quattro cardini di Pompei, alcuni dei quali hanno segnato negli anni l’identità cittadina, saranno presto restituiti alla comunità in una veste completamente nuova».
Le parole d’ordine della Pompei futura sono “vivibilità” e “fruibilità” ha detto il sindaco, che questa mattina ha illustrato i progetti che saranno sottoposti alla misura di finanziamento. Si è iniziato dalla Fonte Salutare. «Abbiamo deciso di annullare un precedente e fumoso progetto – afferma Lo Sapio – per lasciare spazio ad uno completamente nuovo, che prevede la riqualificazione dei giardini, la riconfigurazione di piazza Schettini, il rifacimento dell’illuminazione e la realizzazione di un’aera giochi e di una gradinata».
«Il fine – ha spiegato il sindaco – è restituire un pezzo della nostra identità collettiva all’intera comunità, alle famiglie e ai bambini che potranno goderne in piena sicurezza visto che verrà delimitata e separata dall’area parcheggio. La Fonte Salutare, assieme ai giardini di piazza Bartolo Longo, torneranno ad essere il biglietto da visita di Pompei. Il nostro benvenuto a visitatori e cittadini».
La scuola dell’Infanzia in località “Fossa Valle” rappresenta un intervento da quasi 2 milioni di euro, che prevede la demolizione e la ricostruzione dell’edificio. «Per questo progetto negli anni sono state spese più di due milioni di parole – dice Lo Sapio – che, però, non hanno portato a nulla di concreto. Quando si parla di riqualificare le periferie, di collegarle al centro lo si fa così: riconnettendo i tessuti urbani, riqualificando aree e strutture, alzando il livello della qualità della vita».
Passando a considerare il restyling della Chiesa Madre del cimitero comunale, Lo Sapio ha quindi commentato: «È una questione su cui non è necessario indugiare. Il degrado che avvolge il Cimitero e la Chiesa Madre è sotto gli occhi di tutti. I pompeiani conoscono bene la questione. Ho sempre detto che è necessario ridare dignità al cimitero e così iniziamo farlo davvero. È una questione di devozione e rispetto per i defunti, ma anche e soprattutto di sicurezza».
Infine, lo stabile dell’ex Pretura (a via Lepanto) che «sarà convertito in un palazzetto della sicurezza. Vi troveranno collocazione i vigili urbani, la Croce Rossa, il 118 e la guardia medica. Sarà un punto di riferimento per i cittadini. È un progetto su cui abbiamo cambiato idea. Inizialmente avevamo pensato di utilizzare lo stabile come sede ella nuova biblioteca, ma dopo esserci confrontati con i cittadini, gli operatori e anche con l’opposizione abbiamo capito che la città aveva necessità di uno spazio simile. Una sorta di cittadella della sicurezza».
Quattro progetti importanti, sposati dall’esecutivo Lo Sapio candidati ad incassare i fondi necessari dal bando per la “rigenerazione urbana”, finalizzato alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale cittadino. Progetti che, se verranno ammessi alla misura, porteranno una pioggia di interventi per circa 7,5 milioni di euro.
«La migliore risposta a chi cerca di offuscare il lavoro di questa amministrazione con polemiche inutili e campate in aria, frutto più che altro meri risentimenti personali è continuare a lavorare entrando nella fase operativa dei lavori. Fare e fare per il bene della collettività» è la conclusione del primo cittadino.