Il “Meeto” della pizza sbarca a Caivano: cucina campana e siciliana in una location moderna
CAIVANO. A Caivano, in provincia di Napoli, si è tenuto a battesimo “Meeto”, una pizzeria dall’effetto “wow” per l’unicità degli ambienti e per le pietanze, che con i loro sapori originali sapranno stupire nell’avvincente racconto dei territori della Campania e della Sicilia.
“Meeto” è un naming volutamente concepito per il raccontare il mito sacro e profano cullato da secoli di storia. Ma “Meeto” vuole arrivare agli ospiti anche come “to meet” ovvero la location dove incontrare e condividere momenti conviviali.
Il progetto è stato studiato e realizzato da tre giovani imprenditori, Giovanna classe 89’, Giovanni e Michele classe 94’ (nella foto di copertina) forti della volontà di dare risalto e voce al proprio paese natio, Caivano, con una nuova concezione di pizza, dai tratti innovativi, ma che non perde l’attaccamento alla tradizione napoletana.
Le grandi vetrate di “Meeto”, dalla strada (in Corso Umberto 418/420) attirano gli sguardi dei passanti ed esaltano gli interni moderni con finiture vintage/industrial, dove i colori verde, nero e oro dominano, grazie ad un abile gioco di luci.
Il forno a vista si lascia ammirare nel suo colore oro, con la cupola verde ad effetto. Manufatto, questo, realizzato artigianalmente dal maestro Florio. Gli arredi raffinati sono ben definiti, i tavoli circolari e rettangolari dal piano in marmo ricordano le pizzerie di un tempo, conviviali e intime, espressione di condivisione.
Le comode sedute si alternano tra divaneria e poltroncine dai tessuti in pelle e velluto, un quid plus, per rendere la location più che accogliente. Il tocco di napoletanità si evince dalla sala dedicata a San Gennaro, patrono di Napoli, dove spiccano frasi a led illuminati, per gli appassionati di fotografia ma soprattutto di social.
La “terrazza stellata” è lo spazio esterno di “Meeto”. Anche qui è evidente la cura meticolosa dei dettagli: tavoli interamente realizzati a mano del colore cardine degli interni e sedie di pelle in stile vintage accolgono i clienti sotto un manto di luminarie che riproducono un vero e proprio cielo stellato.
Poi a tavola la scritta impressa sulla tovaglietta trasmette la filosofia del progetto Meeto: “Non avere fretta, il meeto sta per avverarsi”, ovvero una cucina da gustare senza fretta, per assaporare la qualità degli ingredienti, lavorati in modo da non alterare le caratteristiche nonché il profumo originario.
I pizzaioli Giovanni e Michele dalla postazione di stesura e forno a vista, creeranno il contatto diretto con il cliente, per far carpire le gestualità, i piccoli segreti dei pizzaioli e la migliore materia prima scelta tra Dop e presidi Slow Food.
Focus del progetto “Meeto” è deliziare il cliente puntando all’alta qualità e genuinità delle pietanze degustate, ed è concretizzato nella figura determinante del mugnologo, nonché tecnologo alimentare, Enzo Paciello, con il quale hanno concordato di acquistare direttamente il grano migliore e macinarlo, per ottenere una farina dagli alti standard qualitativi, se pur ad un costo elevato.
“Meeto” propone impasti unici per pizze uniche, realizzate con “l’impasto intelligente” del maestro Paciello (in fase di brevettazione). A scelta si può optare per la linea “Healty”: un impasto proteico, con basse calorie.
Il progetto “Meeto” prevede un protocollo salutare che utilizza prodotti accuratamente selezionati con tanto di certificazioni e nitida filiera garantita, dove le stagioni cadenzano l’utilizzo dei prodotti dell’orto e del territorio campano.
La pizzeria “Meeto” si è circondata di fornitori affidabili e in quanto ad unicità si presenta con una proposta culinaria concreta e genuina, di sintesi e di prospettiva, che incuriosisce non poco.
Si tratta di un solo percorso a doppio binario, materia prima e pietanze espresse in pizze e fritti che portano in tavola la tradizione partenopea e della Campania tutta, unitamente a quella della Sicilia.
Infatti Giovanna, la figura “in rosa” di “Meeto”, è un’appassionata conoscitrice della cucina e delle tipicità siciliane, con solida formazione presso una delle più rinomate strutture storiche catanesi, per cui ha ideato un percorso di gusto tutto “made in Sicilia”, che affianca il percorso campano con la materia prima, le pizze e i fritti tipici. Per cui una bella sfida regionale, sicuramente un amorevole incontro di sapori.
Lo chef realizza antipasti tradizionali siciliani e napoletani rivisitati in veste molto originale: arancino classico, dalla nota delicata dati dai pistilli di zafferano di Canicattì; Arancino alla Norma, dalla tipica ricetta siciliana; Arancino Sceccu, prelibatezza realizzata con mortadella di Asino ragusano presidio Slow Food, pistacchio di Bronte, crema segreta e panatura al pistacchio. E poi le frittatine stagionali e dai gusti più intriganti sono realizzate in versione panata e in croccante pastella.
Il filetto di baccalà da “Meeto” è un boccone prelibato, avvolto in mozzarella di bufala, mentre il crocchettone siciliano con crema al pistacchio sfida il più tipico panzarotto napoletano.
E ancora: la parmigiana di melanzane e la napoletanissima “mulignana alla pullastiello”. Tante altre le proposte che stuzzicheranno i palati più esigenti e raffinati che siederanno ai tavoli di “Meeto”, la cui punta di diamante è la pizza: leggera, digeribile e gustosa, che valorizza i sapori della Campania e della Sicilia, un messaggio di storia e tradizione incorniciata nei tempi moderni.