Pompei: l’Eduardo De Filippo inedito nel racconto di Mario De Bonis per “Gli incontri di Valore”
POMPEI. Il primo appuntamento della kermesse “Gli Incontri di Valore”, presso l’hotel Habita79 di Pompei, è stato dedicato ad uno dei più grandi maestri del teatro e della commedia italiana, Eduardo De Filippo. Un Eduardo del tutto inedito, di cui ha superbamente parlato il suo amico personale Mario De Bonis nel libro “Eduardo visto da vicino”, protagonista della prima serata della rassegna ideata e organizzata dal manager Nicola Ruocco.
«Eduardo visto da lontano – commenta Ruocco – è un artista immenso, testimone straordinario di grandi valori culturali, morali e storici. Ma un Eduardo visto da vicino è un qualcosa assolutamente di unico; non c’era modo migliore di aprire la kermesse con un libro tutto da scoprire e che apre le porte su documenti e testimonianze del tutto inedite del grande maestro De Filippo».
A partecipare all’incontro numerosi intervenuti, tra cui anche la scrittrice Maria Rossi, che in una sua analisi della serata ne dà una perfetta descrizione. «Il libro di De Bonis è una chicca. Una gemma preziosa che salva dall’usura, oblio del tempo dei ricordi che tutti vorremmo avere. Mario ha percepito quanto fosse prezioso il suo ricordo dell’amicizia del fratello Donato con Eduardo e con se stesso, un’amicizia che è regalo speciale, che non è dato a tutti. Con questa premessa il suo libro poteva essere un vanto vanaglorioso per aver conosciuto il grande commediografo. Invece, il libro è una carezza a un ricordo, è un inchino dinanzi a cotanto artista, quasi come fanno ancora certe persone anziane dinanzi a una chiesa: si tolgono il cappello».
La motivazione, o anche la “scusa”, che ha portato Mario a scrivere il libro riguarda le poesie di Eduardo. Si rammarica l’autore che a causa della grandiosità del commediografo, risulta oscurata la figura del poeta.
In realtà Mario, servendosi di questo tenero pretesto, ha voluto invece mettere in risalto quella piccola parte intima, riservata, ma comunque pubblica, del grande commediografo, in cui ha trovato posto anche la sua famiglia, quasi un atto di riconoscenza a Dio per avergli dato la possibilità di stringere la mano a Eduardo De Filippo.
E in questo atto di gratitudine, si eleva poi la figura di poeta dello stesso de Bonis: egli ama le poesie di Eduardo anche perché, forse, lo hanno ispirato e lo hanno quasi spronato a scrivere a sua volta delle poesie. Tra esse rifulge senz’altro quella dedicata al padre.
E allora parliamo di questo poeta-ragazzino di 86 anni, allegro, vitale, che scherza col pubblico e con la moglie. Che si “impapocchia” con il computer e chiede scusa al pubblico se i suoi 86 anni, ogni tanto gli giocano qualche scherzetto. Ma continua e conclude brillantemente la sua presentazione. Non prepara un finale ad affetto ma ci lascia dicendo semplicemente: «Basta, ho finito».
Nel corso della serata, sono state messe in vendita copie del libro, il cui ricavato sarà destinato ad attività solidali sul territorio. «Ci attendono – conclude Ruocco – altri dieci imperdibili eventi, ognuno con caratteristiche e peculiarità diverse dagli altri e tutti assolutamente da non perdere. Il programma di eventi vuole gettare le basi verso uno spirito di dialogo e confronto, costante e costruttivo, fondato sui valori culturali, morali e storiografici».
Il prossimo appuntamento della rassegna “Gli incontri di Valore” è per venerdì 22 ottobre (ore 19,30) con la presentazione del libro “Di uomini e di ferro” di Luigi Francesco Cantamessa, direttore della Fondazione Ferrovie dello Stato.