Pompei, pane e pizza col lievito “in coltura liquida”: la nuova formula di Mastro Fornaio Esposito
POMPEI. Niente pani precotti e celle a lievitazione controllata. Al panificio artigianale di Mastro Fornaio Esposito l’attenzione alla qualità dei prodotti passa anche per le tecniche di cottura e lievitazione. Da qui la scelta di utilizzare il Licoli. Cos’è e perché rende ancora più speciale il pane sfornato nella celebre attività di via Lepanto? Ce lo siamo fatto spiegare proprio dal mastro fornaio Carmelo Esposito.
Lui, insieme a suo fratello Nicola, costituisce la terza generazione di panettieri della sua famiglia: prima di loro il padre, e prima ancora il nonno. Così il panificio Esposito dagli anni ’60 ad oggi è diventato una vera e propria istituzione per la città mariana.
I punti di forza? Il pane fresco, quotidiano, sfornato tutto il giorno, insieme all’inimitabile panino pub. Ai già numerosi e conosciuti motivi per comprare e mangiare da Esposito, si aggiunge ora anche l’introduzione del Licoli.
«L’ultima innovazione del nostro panificio – ci ha raccontato Esposito – è che ora facciamo un pane con questo lievito madre liquido, il Licoli appunto, che conferisce al pane croccantezza e profumo, e che in più offre ottimi benefici in termini di salute, come l’alta digeribilità».
Licoli sta proprio per “Lievito in Coltura Liquida”, ed è un lievito naturale o pasta madre ad alta idratazione, che ha una fermentazione molto vivace e che permette di ottenere un prodotto più leggero. Nel rispetto della tradizione e della qualità, il pane di Esposito viene lasciato a lievitare per ben 24 ore sulle tavole di legno, si inforna fino a tarda sera e i clienti possono avere pane caldo a tutte le ore. Un panificio in cui si guarda alle innovazioni senza mai dimenticare il passato, le origini, la genuinità dei prodotti. Lo scopo ultimo è rispettare il cliente, offrendogli qualcosa di buono e di altissima qualità.
Questo amore per la tradizione aveva già fatto da motore a un’altra iniziativa del panificio Esposito, famoso sul territorio anche per il Panis Pompeii, una rievocazione dell’antico pane che si mangiava nell’area dove oggi sorgono gli scavi archeologici già duemila anni fa. «Ci siamo sentiti in dovere di riprodurlo come forma di omaggio al nostro territorio», così ci ha spiegato il mastro fornaio.
Nel panificio di via Lepanto, però, è possibile gustare anche moltissimo altro, tra cui specialità salate, raffinata pasticceria e dolci tipici delle feste, pastiere napoletane, casatielli salati e dolci, panettoni, focacce, saltimbocca, pizze in svariati e squisiti gusti, biscotti, freselle, taralli e altro ancora. Alla base c’è l’utilizzo di ingredienti genuini, quasi sempre del territorio e quindi a km zero. Tutto da provare, no?