Idiot-syncrasy: una performance di Igor x Moreno al Campania Teatro Festival
NAPOLI. La sezione invernale del Campania Teatro Festival, rassegna organizzata da Ruggero Cappuccio, è quasi interamente dedicata alla danza ed è una bella notizia. Bella per chi la danza la fa, bella per i fruitori, bella perché la danza dovrebbe essere di tutti ed arrivare a tutti, in qualunque modo: questo perché la danza ha un potere enorme, ma in pochi se ne accorgono, perché lo esercita in silenzio, perché silenzioso è il suo linguaggio.
Ce l’hanno mostrato tutto, il potere della danza, Igor Urzelai e Moreno Solinas, la sera dell’8 dicembre 2021 al Teatro Nuovo di Napoli. La compagnia, che porta il nome di Igor x Moreno, si è fondata a Londra ed attualmente risiede a Sassari, ha presentato lavori in Europa, America, Africa ed Asia ottenendo numerosi riconoscimenti.
Al Campania Teatro Festival hanno presentato Idiot-syncrasy, una performance di cui sono coreografi ed interpreti, nella quale, per la durata di un’ora, intonano canti, saltano, si sorreggono, si ruotano attorno, si ripetono, ci mostrano la perseveranza, la resistenza, la capacità di cambiamento della danza.
E lo fanno in maniera giocosa ed a tratti scanzonata, cercando il contatto visivo col pubblico, rompendo qualsiasi schema tradizionale dell’azione danzata, giocando col limite del persistere, del resistere, del riscoprirsi diversi guardando da una prospettiva nuova e così, semplicemente saltando, ci mettono davanti agli occhi la capacità umana di essere solidali, di non spegnere la speranza, di relazionarsi, di esserci.
È una celebrazione del corpo come veicolo d’espressione Idiot-syncrasy, e la voce è considerata parte di esso ed utilizzata ai fini della performance; la scena, invece, è spoglia, affinché trionfi il corpo, senza orpelli.
Idiot-syncrasy è figlio del nostro tempo, ma intende superarlo, offrire una chiave, mostrare una possibile oasi di felicità nel corpo, nelle sue azioni e nelle sue relazioni, è quasi un atto di speranza, una manifestazione d’intenti ancor prima che una performance: «Siamo partiti dal desiderio di voler cambiare il mondo attraverso una performance. Ci siamo sentiti idioti. Poi abbiamo danzato tanto. Abbiamo saltato. Abbiamo rivolto lo sguardo verso le tradizioni popolari della Sardegna e dei Paesi Baschi. Abbiamo cantato. Abbiamo saltato ancora un po’. Ci siamo coinvolti. Ora promettiamo di stare assieme. Promettiamo di fare del nostro meglio».
Ed è così, con questa idiota-sincrasia, che Igor e Moreno, ci mostrano quanto la danza possa essere pertinace ed ostinata, quanto possa spingersi a cambiare il verso della corrente e lo fanno saltando, ostinatamente, sincronicamente, con una musica a tratti ipnotica e con uno sforzo fisico incredibile, tanto che verrebbe da dirgli “Basta, va bene, ho capito”.
Ma lo fanno da soli, capiscono che tu hai capito e si abbarbicano, uno sull’altro, a sottolineare i legami, le relazioni, la nostra dimentica umanità, e si orbitano attorno ed anche lì si ripetono, ostinati, senza mai darsi per vinti. Foto: Nocera Ivan. Fonte: Campania Teatro Festival.