Pompei, i b&b di via Nolana contro il progetto Eav: «Siamo pronti a non pagare la tassa di soggiorno»
POMPEI. «Siamo pronti a congelare la tassa di soggiorno. Nessuno di noi verserà gli importi dovuti al Comune di Pompei fino a quando l’amministrazione deciderà di rispondere alle nostre proteste».
È un fiume in piena Maria Luisa Formisano, storica proprietaria del bed & breakfast “Donna Marisa” in via Nolana, 86. L’imprenditrice è la portavoce della vecchia protesta portata avanti insieme ad altri 9 titolari di strutture ricettive con sede a via Nolana: la strada di collegamento tra la periferia, il centro cittadino e gli Scavi di Pompei.
Proprio qui, il contestato progetto Eav da 67 milioni di euro prevede la realizzazione di uno dei 4 sottopassi pedonali definiti dai 10 imprenditori cittadini come una “trappola per topi, a causa delle fognature inesistenti nella zona”. In prima fila c’è sempre la loro portavoce.
«Il sindaco Carmine Lo Sapio – prosegue – ha annunciato l’avvio dei lavori per il progetto Eav. Fino a oggi, il sindaco ha parlato solo alla stampa. Noi imprenditori stiamo ancora aspettando una comunicazione sulle date di inizio e di fine lavori». Fu sempre Maria Luisa Formisano, il 12 luglio 2021, a denunciare alla stazione dei Carabinieri di Pompei i problemi di sicurezza per l’attraversamento pedonale dei turisti ospiti delle strutture ricettive.
«La segnaletica stradale, in via Nolana, non esiste. Mancano anche le strisce pedonali – prosegue – per questo motivo denunciai l’assenza di interesse del Comune presso il comando dei Carabinieri».
L’altro antico problema sottolineato dai titolari dei b&b è «l’intasamento delle fognature di via Nolana alla prima caduta delle piogge. I tombini sono otturati». È questo un allarme che si collega al rischio allagamento nei sottopassi previsti dal progetto Eav, i cui lavori, come promesso dal sindaco Lo Sapio, partiranno entro marzo 2022.