Pompei, in consiglio comunale è scontro sulle partecipate. La Tari si pagherà in sei rate
POMPEI. Ok finale ma con dura polemica e persino una minaccia “di esposto alla Corte dei Conti” al nuovo piano di Razionalizzazione delle partecipate. E ancora più rate per la Tari: la tassa sui rifiuti, a Pompei, potrà essere pagata in 6 tranche, non più soltanto in tre.
Questi i punti salienti approvati durante l’ultima seduta del Consiglio comunale (13 gennaio 2022), che ha dato l’ok al nuovo piano economico (10 a 6 i voti finali, la minoranza ha votato per il “no”) di “Revisione delle Partecipazioni in società” detenute dal Comune alla data del 31 dicembre 2020.
Nonostante il voto favorevole del Consiglio, la dissidente della maggioranza di governo, Luisa De Angelis, ha minacciato «un esposto alla sezione regionale della Corte dei Conti. Le cifre non tornano».
Così, ancora una volta, l’ex alleata del sindaco Carmine Lo Sapio si è già messa di traverso, denunciando «l’approvazione di uno schema di sintesi e di una relazione economica sulle partecipate attraverso cui il Consiglio comunale dice il falso». Si tratta di un’accusa grave, che andrà come ovvio valutata nelle sedi opportune.
«In primo luogo» ha proseguito De Angelis «manca il parere di regolarità tecnica sulla proposta di delibera appositamente espresso dai dirigenti dei vari settori comunali».
«C’è invece anche il parere favorevole del collegio dei revisori» ribattono, nel frattempo, burocrati e politici della maggioranza. I 3 revisori – Angelo Pagano, Pio Del Gaudio, Espedito Esposito – hanno del resto accertato «la coerenza operativa del Comune» così esprimendo «parere favorevole alla proposta di delibera».
Sono 5 le società partecipate dal Comune: Asmenet, con quota dell’1,21%; T.E.S.S. Costa del Vesuvio, in liquidazione, con quota dello 0,16%; Interservizi S.p.A., in liquidazione, con quota pari al 51%; Ente d’ambito sarnese vesuviano – Ato 3 con quota dell’1,69%; ma soprattutto Aspide, azienda nata nel 2004, attualmente in liquidazione, interamente di proprietà del Comune.
“L’Aspide – si legge nell’ultima relazione sulle partecipate – ha per oggetto la gestione dei servizi pubblici locali e socio-assistenziali”. È questa la società speciale a cui il Comune aveva affidato la gestione dell’ospizio Casa Borrelli, ora vuoto perché sgomberato nel 2019. L’Aspide è adesso in liquidazione, finita sommersa dai debiti, che ammonterebbero a circa due milioni di euro.
«Eppure – attacca Luisa De Angelis – alle pagine 6 e 7 della relazione votata dal Consiglio sono riportati dati incongruenti: uno stato passivo pari a 459mila euro, laddove viene indicato un patrimonio netto negativo di oltre un milione e mezzo e debiti pari a un milione e 705mila euro. In sostanza, non è chiaro a quanto ammonti lo stato passivo». È per questo che la consigliera dissidente inoltrerà a breve un esposto alla sezione regionale della Corte dei Conti.
Novità importanti, poi, per i bilanci delle famiglie: la Tari potrà essere pagata in 6 rate, non più in 3. Con l’approvazione in Consiglio comunale, anche con il voto dell’opposizione (una sola astensione, nda), è stato modificato il regolamento di riscossione della tassa sui rifiuti.