Antenna 5G in via Crapolla: a Pompei arriva il commissario ad acta inviato dalla Prefettura
POMPEI. Caso 5G, in città si avvicina la sperimentazione. Il Prefetto di Napoli ha già spedito a Pompei un suo delegato, la dottoressa Fabrizia Forni. Si tratta del commissario ad acta “suggerito” l’anno scorso dai giudici del Tar Campania per pronunciarsi sull’autorizzazione paesaggistica richiesta, il 30 giugno 2020 dal colosso telefonico Iliad Spa, sia al Comune di Pompei che alla Soprintendenza.
La richiesta della società non ha però ricevuto risposta, incontrando invece un lungo e continuo silenzio serbato dalle istituzioni. Il 7 luglio 2021, i giudici amministrativi avevano bocciato con sentenza l’ordinanza comunale dello scorso 26 marzo con cui il vicesindaco Andreina Esposito, su delega del primo cittadino, Carmine Lo Sapio, aveva temporaneamente “vietato la sperimentazione o l’installazione delle antenne 5G sul territorio di Pompei in attesa dell’approvazione di un regolamento del consiglio comunale per assicurare il corretto insediamento urbanistico degli impianti”.
Un’ordinanza che, però, fu immediatamente impugnata dinanzi ai giudici dai legali del colosso telefonico Iliad, che sarebbe quindi pronto a installare delle stazioni base-radio, oltre a dei ripetitori di ultima generazione, in via Crapolla, a Pompei.
“È illegittima l’ordinanza comunale adottata per bloccare l’installazione o l’adeguamento tecnologico degli impianti di telefonia mobile” hanno già deciso i giudici della Settima Sezione del Tar.
“Ciò sia perché le proteste, pur reiterate, da parte dei cittadini, finalizzate al blocco dei lavori, non integrano quel pericolo per l’ordine pubblico (presupposto di legge per l’adozione, da parte del sindaco o del suo vice, alla firma di un’ordinanza urgente, ndr) sia perché i compiti della tutela della salute non afferiscono alla sfera comunale”.
Per bloccare le antenne, in città è sorto un battagliero comitato di protesta: Articolo 32 per il Diritto alla Salute. Si tratta del comitato composto da 25 famiglie residenti in via Crapolla II, la strada individuata dalla società Iliad Spa per installare un’antenna stazione base-radio 5G.
Spetterà ora al commissario prefettizio pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione per l’ok alla sperimentazione della contestata tecnologia 5G nella città di Pompei.