Piaceri semplici e sapori autentici: nuova identità gastronomica per il Tarì Art Restaurant di Amalfi
AMALFI. Dopo circa 50 anni arriva la svolta per Il Tarì, storico ristorante sito a pochi passi dal Duomo di Amalfi, uno dei monumenti simbolo della Costiera.
Dalla piazzetta traboccante di colori si ammira la facciata a righe di origine bizantina della Cattedrale e, procedendo per la via principale, che taglia in due Amalfi, ecco Il Tarì Art Restaurant, in via Capuano 9.
Bartlomiej Pazderski, da poco più di un mese patron e maitre del ristorante Il Tarì, profondo conoscitore della cucina locale e dell’ospitalità, ha realizzato questo sogno dopo esperienze decennali nel settore alberghiero in qualità di direttore, di food & beverage manager e maitre.
Ed è proprio grazie a queste competenze che ha voluto al suo fianco un team affiatato, capace e professionale, per offrire agli ospiti un’esperienza culinaria da ricordare.
Ai fornelli e a capo della brigata di cucina, l’executive chef Valentino Lucibello, con un curriculum di tutto rispetto: Il Faro di Capo d’Orso di Maiori, l’Hotel Santa Caterina, la Locanda del Marinaio, la trattoria San Giuseppe e lo Stella Maris ad Amalfi. In sala lo chef de rang Emanuele Maccioni, amalfitano di nascita, anch’egli con credenziali professionali più che degne di nota.
Il Tarì Art Restaurant, si presenta elegante, pareti bianche, arcate spesse a dividere la sala e soffitto con volta a botte, dettame delle costruzioni di un tempo. L’arredo moderno ed essenziale ha toni caldi e tocchi d’azzurro a ricordare il mare d’Amalfi; il tutto impreziosito dalla mostra permanente di opere d’arte e ceramiche artigianali realizzate da artisti amalfitani.
Il ristorante Il Tarì, riprende il nome dall’antica moneta d’oro coniata dalla Repubblica Marinara di Amalfi, omonima ed equivalente alla moneta araba, che fu simbolo di ricchezza e accettata in tutto il Mediterraneo.
Il locale ha mantenuto il suo nome storico nonostante la nuova proprietà e l’altrettanto nuova identità culinaria. L’attuale proposta di cucina è infatti rivelatrice della filosofia di Pazderski e si esprime con la vivacità creativa dello chef Lucibello. Valorizza i classici dei piatti marinari e si lascia accarezzare dalle influenze mediterranee nel racconto di secoli di storia. È una cucina che, oltre a catturare il palato, si preoccupa di utilizzare prodotti freschi, sani e genuini.
Il focus de “Il Tarì Art Restaurant” è di portare in tavola piaceri semplici dai sapori autentici, frutto dell’incontro tra le tecniche e la maestria dello chef, tra le migliori materie prime e la sua capacità di trattarle adeguatamente per meglio esaltarne le peculiarità, nell’interpretazione della tradizione con una brillante nota di creatività.
Gli ziti spezzati di Gragnano alla genovese di rana pescatrice è la pietanza fiore all’occhiello del ristorante “Il Tarì”, versione marinara di uno tra i più apprezzati piatti tipici napoletani, che racchiude la memoria di momenti conviviali.
Dal pane ai dolci, tutto nasce dalle mani dello chef, con devozione e contemplando i giusti tempi, per pregiare “Il Tarì” di tocchi identitari. Il patron Pazderski, appassionato di vini, ne cura personalmente la selezione, attingendo da vari terroir italiani, ma soprattutto dai migliori produttori della Costiera Amalfitana.