Pompei, l’amministrazione comunale dichiara guerra alle discariche abusive
POMPEI. Il Comune di Pompei dichiara guerra a chi inquina l’ambiente e contribuisce a trasformare le strade periferiche o del centro cittadino in vere e proprie discariche illegali. Una efficiente gestione dei rifiuti passa anche per un’attività di prevenzione e repressione dei reati ambientali: a breve sarà attivata la videosorveglianza per identificare chi abbandona i rifiuti pericolosi creando discariche abusive.
Il dato è scaturito a margine della conferenza stampa nella quale il sindaco Carmine Lo Sapio ha presentato l’avvio della nuova campagna di comunicazione sulle corrette modalità di svolgimento della raccolta differenziata. L’iniziativa, oltre che ai cittadini, è rivolta anche agli studenti, ai turisti e ai pellegrini. Ma l’amministrazione ha annunciato anche il “pugno duro” nei confronti di chi non rispetta l’ambiente.
«Lo smaltimento dei rifiuti – ha detto la vicesindaco e assessore alla sanità, Andreina Esposito – – è un problema ambientale, economico, sociale ma anche sanitario. Per questo servono azioni di comunicazione semplici ma costanti nel tempo. Va bene produrre meno rifiuti, meno imballaggi, ma bisogna diffondere la cultura della raccolta differenziata iniziando dai bambini piccolissimi. Differenziare deve diventare un’abitudine di vita».
«Le discariche illegali – ha aggiunto l’esponente della giunta – rilasciano tossine molto pericolose. Da pediatra segnalo che molte mamme che vivono nelle vicinanze di queste discariche partoriscono purtroppo, bambini sotto peso, con malformazioni o tumori. Invito i dirigenti scolastici a far crescere i nostri figli con la cultura del rispetto dell’ambiente».
«Il Comune – ha spiegato l’assessore all’ecologia Raffaella Di Martino – creerà una pagina Facebook per dare la possibilità ai cittadini di denunciare i reati ambientali che avvengono sotto le loro abitazioni. È inconcepibile che il Comune impieghi risorse economiche per ripulire le aree dalle discariche abusive, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini, e dopo poche ore, quelle stesse aree interessate dalla bonifica, sono nuovamente invase da rifiuti pericolosi».