Nuove speranze per la stabilizzazione dei lavoratori precari degli Scavi di Pompei
POMPEI. Scavi, nuove speranze per internalizzare i precari. C’è l’intesa sul nuovo contratto integrativo applicato ai circa 1.700 lavoratori dipendenti di Ales Spa (società in house del Ministero della Cultura) impiegati anche agli Scavi di Pompei nei servizi di valorizzazione del patrimonio culturale e di supporto agli uffici tecnico-amministrativi del dicastero.
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione aziendale l’ipotesi di accordo di rinnovo per il triennio 2022-2024. L’intesa fino a oggi, martedì 15 febbraio, sarà sottoposta alla consultazione delle assemblee dei lavoratori.
Sono circa 60 i precari che lavorano presso il Parco Archeologico di Pompei o ad Ercolano occupandosi di accoglienza, controllo accessi, ufficio guide. Servizi che agli Scavi di Pompei sono gestiti oltre che da Ales – Arte Lavoro e Servizi S.p.A., anche da “Opera Laboratori Fiorentini” società in house del MiC e pezzo della holding Civita Cultura.
I precari lavorano sulla base di contratti part-time o a tempo determinato. Il 2022 si è però aperto con un inatteso spiraglio per l’internalizzazione dei precari. I sindacati hanno espresso soddisfazione per l’ipotesi di accordo che, pur mantenendo l’impianto dei precedenti rinnovi, prevede importanti avanzamenti coerenti con la piattaforma rivendicativa unitaria.
Sulle tipologie di contratto di lavoro, l’accordo impegna l’azienda a stabilizzare almeno l’80% dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato. Sulla parte economica, viene confermato il sistema di salario variabile esistente con un aumento degli importi disponibili correlati al raggiungimento degli obiettivi, da 195 euro a 595 euro.
In materia di previdenza integrativa, il contributo aziendale previsto dal Ccnl viene invece elevato al 2%. Per i sindacati di base e i Cobas del Lavoro Privato – impegnati nel 2021 in una stagione “calda” di rivendicazioni per i precari – si tratta di un importante anche se non decisivo passo avanti ottenuto al tavolo di una vertenza che sta interessando pure il Parlamento. L’ultima interrogazione in merito era stata presentata dalla senatrice grillina (oggi nelle fila di Sinistra Italiana) di Pompei Virginia La Mura. Era il 10 novembre 2020.