Progetto Eav a Pompei: la senatrice La Mura invia un esposto alla Corte dei Conti
POMPEI. «Bisogna fare chiarezza sulla gestione da parte dell’Eav delle risorse pubbliche a disposizione per l’ammodernamento della linea ferroviaria di Pompei. Con un esposto alla Procura campana della Corte dei Conti ho chiesto di accertare le eventuali responsabilità dell’Eav e della Regione Campania, sia nel merito del progetto di rifacimento della linea ferroviaria, sia per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico della Circumvesuviana».
Così in una nota la senatrice di Pompei del gruppo Misto, Virginia La Mura, che sul tema ha depositato anche tre interrogazioni parlamentari. «La richiesta di intervento alla Corte dei Conti segue l’appello di numerosi comitati locali, che da tempo denunciano come la rimodulazione del progetto della linea ferroviaria sia inadeguata dal punto di vista della sicurezza» sostiene ancora La Mura.
I lavori, in città, partiranno entro il prossimo marzo, saranno finanziati con 67 milioni di euro – fondi regionali – che promettono di stravolgere per sempre la viabilità cittadina, definendo anche un nuovo piano ferroviario per Pompei.
Il progetto voluto da Eav e Regione Campania, che ha già ricevuto il placet dall’amministrazione comunale, porterà entro il 2023 alla costruzione di tre sottopassaggi pedonali in via Crapolla II, via Scacciapensieri, via Parroco Federico, oltre che di un passaggio a raso lungo via Nolana.
In questo modo, il progetto eliminerebbe quattro passaggi a livello “agevolando finalmente il traffico di auto e moto” ha già dichiarato il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio.
Il sindaco ha così risposto, in maniera definitiva, al vespaio di polemiche che dal 2018 ruota intorno al progetto milionario sponsorizzato sia dall’amministratore delegato di Ente Autonomo Volturno, Umberto De Gregorio, che dal governatore Vincenzo De Luca.
Polemiche aspre, feroci, che tre anni fa spinsero oltre quattromila residenti a chiedere la revisione del progetto attraverso una petizione popolare contraria alla nascita dei sottopassi: un vero e proprio fronte popolare per il “No” guidato da quattro comitati civici.
Oggi, la senatrice La Mura spiega: «Sebbene il progetto sia finanziato con risorse europee destinate al rafforzamento della sicurezza, le risorse in realtà sono impiegate in soluzioni progettuali, come la chiusura dei passaggi a livello e la costruzione di sottopassi, che pregiudicano l’incolumità dei cittadini, se solo si considerano le carenze manutentive, i frequenti allagamenti che riguardano i sottopassi esistenti e – conclude – il rischio di eruzione del Vesuvio».