Pompei, sequestrati 600 capi d’abbigliamento falsi. Denunciati due commercianti dalle Fiamme gialle
POMPEI. Oltre 600 capi d’abbigliamento di note marche commerciali, pronti per essere immessi sul mercato, sono stati sequestrati a Pompei dalle Fiamme gialle perché risultati completamente falsi. Denunciati due commercianti, una 50enne di Pompei e un 58enne di Cava de’ Tirrenti.
Il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, nel corso della costante attività di controllo economico del territorio, ha scoperto a Pompei, all’interno del deposito di una ditta di commercio di abbigliamento, più di 600 capi contraffatti pronti per essere messi in vendita.
In particolare, i finanzieri, attirati dai movimenti sospetti di un furgone, hanno effettuato un più approfondito controllo al fine di riscontrare la regolarità della merce scaricata nel magazzino.
Al termine dell’esame delle loro caratteristiche (etichettature, cuciture, rivetti e bottoni), molti dei pantaloni a marchio Levis, tute e magliette marcate Rossignol sono risultati difformi rispetto ai prodotti originali.
Inoltre, il gestore del deposito non è stato in grado di esibire alcun documento commerciale o fiscale che ne certificasse la provenienza. Denunciati i due responsabili, la titolare, una 50enne di Pompei e un collaboratore, un 58enne di Cava de’ Tirreni.