La raccolta differenziata a Pompei: i dati degli ultimi anni
POMPEI. Nel 2021 la percentuale di raccolta differenziata a Pompei si è attestata di poco sopra al 55 per cento (55,54% per la precisione). Tutta la parte restante, vale a dire il 44,46% delle quasi 17mila tonnellate di rifiuti raccolti in città, è stato conferito in discarica come indifferenziato.
Secondo i dati forniti dal Comune di Pompei, i rifiuti differenziati sono stati pari a 9.441,5 tonnellate, mentre la parte di rifiuti urbani non differenziati raccolti sono stati 7.557,98 tonnellate.
Si tratta di dati che pongono Pompei ancora molto lontano dalla soglia minima fissata dalla legge al 65%. Un gap di quasi dieci punti percentuali da colmare indica chiaramente che la strada da percorrere per mettersi in regola alle direttive europee e nazionali è ancora lunga.
C’è da dire anche, tuttavia, che il dato è in leggerissimo miglioramento (+0,27%) rispetto all’anno precedente. Secondo i dati Ispra, infatti, la quota di rifiuti riciclati a Pompei nel 2020 è stata del 55,19% (ovvero 8.854,724 tonnellate). Ancora più marcato il miglioramento rispetto al 2019, quando la differenziata si fermò al 49,54% con appena 7.550,782 tonnellate di rifiuti riciclati.
La raccolta differenziata a Pompei negli ultimi anni
Negli anni, la raccolta differenziata a Pompei ha però avuto andamenti piuttosto altalenanti. Andando a ritroso nel tempo scopriamo che raggiunse il 58,04% nel 2018, il 57,78% nel 2017 e addirittura il 60,20% nel 2016, sfiorando l’obiettivo imposto dalla legge del 65%. Quello del 2016 fu un balzo in avanti significativo. Negli anni precedenti, dal 2015 al 2010, la quota di rifiuti riciclati oscillò tra il minimo del 35,93% del 2013 e il massimo del 49,89% nel 2015.
Parlando in termini assoluti (e quindi in tonnellate), invece, il massimo di raccolta differenziata prodotta dal Comune di Pompei è di 9.115,82 tonnellate e risale al 2018.
Ciò che invece è sempre stato pressoché in crescendo è stato il valore del totale dei rifiuti raccolti (considerando quindi sia la parte riciclata che quella conferita in discarica). Si è passati, infatti, dalle 14.858,48 tonnellate raccolte nel 2010 alle 16.999,47 del 2021. Un chiaro segnale del fatto che la produzione di rifiuti è in continuo aumento. Un dato che a Pompei deve probabilmente essere associato (almeno in parte) anche alla crescita dei flussi turistici sul territorio.
È proprio per questo, però, che differenziare, e quindi riciclare, la maggior parte dei rifiuti prodotti diventa un obiettivo quanto mai importante per la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo.
Come ridurre l’impatto dei rifiuti sull’ambiente?
Come ridurre l’impatto che i rifiuti hanno sull’ambiente? Le risposte sono semplici e intimamente connesse. La raccolta differenziata va a braccetto con il riciclo e la riduzione dei rifiuti.
«Comprare prodotti alla spina, utilizzare shopper in tessuto e non i sacchetti di plastica dei negozi, preferire il vetro e l’alluminio alla plastica, così da poter riutilizzare la confezione e favorire la loro trasformazione in altri oggetti utili. Sono tutti atteggiamenti virtuosi che possono produrre un cambiamento visibile. Possono invertire, in parte, il destino di un pianeta che soffre per l’innalzamento delle temperature e per i cambiamenti climatici». Lo ha detto Raffaella Di Martino, assessore all’Ambiente del Comune di Pompei.
Al riguardo, l’ente municipale ha di recente avviato una campagna di comunicazione (battezzata “Pompei si differenzia”). L’obiettivo è migliorare alcuni conferimenti e instillare nei cittadini la consapevolezza che una buona raccolta differenziata equivale ad un ambiente più sano.
Uno sguardo nel “cestino della spazzatura” di Pompei
Cosa troviamo nel “cestino della spazzatura” di Pompei? Nel 2021, come detto, la quota non differenziata (quindi non riciclata) è stata pari al 44,46%, nella parte restante troviamo tutto ciò che i pompeiani (aziende e cittadini) hanno separato prima di buttare.
La parte più sostanziosa è composta dai “rifiuti biodegradabili di cucine e mense”, il cosiddetto “umido”, pari a poco più del 17% (2.894,98 tonnellate). Ci sono poi gli imballaggi. Quelli in vetro rappresentano il 10,27% (1.746,64 tonnellate), quelli misti il 9,71% (1.650,3 tonnellate). Quelli in carta e cartone sono il 7,49% (1.272,92 tonnellate). C’è poi la carta e cartone non da imballaggio (come libri, giornali, riviste, ecc.) che rappresenta il 7,28% (1.237,14 tonnellate).
Altra voce importante è quella dei rifiuti ingombranti che sono il 2,17% del totale (369,62 tonnellate). Questi ultimi, spesso oggetto di abbandono indiscriminato sul territorio, sono tra gli elementi più “delicati” sotto il profilo di una corretta gestione della raccolta differenziata. Non di rado, infatti, si assiste all’abbandono indiscriminato di questo tipo di rifiuti sul territorio, soprattutto nelle aree periferiche che sono difficili da controllare.
Tra le altre voci, infine, troviamo altri materiali che hanno “pesato” poco sulla differenziata, ma la cui raccolta separata andrebbe incrementata per salvaguardare l’ambiente. Si tratta di apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (0,09%), oli e grassi commestibili, medicinali, batterie e accumulatori, rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione. Vi rientrano anche apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi.
Come si promuove la raccolta differenziata a Pompei
Il Comune ha attivato la pagina Facebook “Pompei si differenzia” per la campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata. L’iniziativa vuole essere un canale di comunicazione in cui trovare e ricevere informazioni utili, seguire le diverse iniziative per incrementare la differenziata e far rispettare il calendario di conferimento. Ma non solo.
«Questa pagina – afferma l’assessore Di Martino – farà da ponte con i cittadini e oltre ad offrire informazioni utili, raccoglierà le segnalazioni sull’abbandono indiscriminato dei rifiuti. I cittadini potranno, inoltre, inviare suggerimenti e segnalare disservizi».
Parallelamente alla “bravura” dei cittadini nel separare correttamente i rifiuti, sul successo della raccolta differenziata incide anche il problema dell’abbandono irregolare dei rifiuti sul territorio. Ciò spesso comporta la creazione di vere e proprie discariche illegali e a cielo aperto, con tutto ciò che ne consegue.
A partire, ad esempio, dal pericolo di roghi tossici o di accumulo di materiali pericolosi. Il Comune, quindi, ha chiesto la collaborazione dei cittadini di Pompei non solo nello smaltimento corretto di ogni rifiuto, ma anche nel segnalare comportamenti illegali.
«La pagina Facebook “Pompei si differenzia” – ha spiegato l’assessore Di Martino – dà la possibilità ai cittadini di denunciare i reati ambientali che avvengono sotto le loro abitazioni. È inconcepibile che il Comune impieghi risorse economiche per ripulire le aree dalle discariche abusive, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini, e dopo poche ore, quelle stesse aree, sono nuovamente invase da rifiuti pericolosi». Il cammino verso l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata a Pompei è dunque cominciato.