L’ex vivaio a Civita Giuliana confiscato alla “mala” e consegnato al Parco archeologico di Pompei

POMPEI. Dalla criminalità organizzata all’archeologia. Un ex vivaio, nell’area di Civita Giuliana e nel più vasto territorio dell’Ager Pompeianus, il distretto agricolo e produttivo dell’antica Pompei, ritorna all’archeologia, sotto la tutela del Parco Archeologico di Pompei.

Il terreno, confiscato alla criminalità organizzata, ad opera dell’Agenzia del Demanio di Napoli, da fine febbraio 2022 è entrato nella disponibilità dell’ente di tutela archeologica pompeiano.

L’appezzamento, il primo di una serie di beni immobili che saranno restituiti, sarà gestito dal Parco Archeologico di Pompei. L’ente, oltre che nella tutela, si impegnerà in un programma valorizzazione che prevede anche interventi finalizzati alla ripresa dell’attività agricola, qui attestata da oltre duemila anni.

L’interesse del Parco alla consegna del fondo è legato innanzitutto a finalità di ricerca e tutela archeologica. Il terreno è infatti localizzato nell’area urbana a nord della città antica, che è estremamente densa di evidenze archeologiche.

Tra queste, ci sono la villa rustica in proprietà Palma e la villa rustica in proprietà Risi-Di Prisco, ma anche l’importante complesso archeologico di villa Imperiali, che si prevede di aprire al pubblico nei prossimi anni. Ciò potrà avvenire al termine dell’attività di scavo condotta in sinergia con la Procura di Torre Annunziata e tuttora in corso.

Tornando al terreno restituito a fine febbraio 2022, esso rientrerà in un programma di valorizzazione di tutti i suoli agricoli in consegna al Parco. Ciò servirà a tutelare il paesaggio nelle sue componenti percettive ma anche a migliorare la fertilità del suolo, a mantenere la biodiversità, a conservare gli equilibri ecologici regionali.

«Partendo dal presupposto che la tutela e la valorizzazione delle aree archeologiche non possono prescindere dalla tutela del loro contesto – sottolinea il direttore di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – l’azione del Parco si pone in linea con la Convenzione di Faro, che riconosce lo sviluppo umano e la qualità della vita come obiettivi primari della conservazione e dell’uso sostenibile del patrimonio culturale».

«Inoltre – aggiunge il direttore – in attuazione degli obiettivi di promozione dell’agricoltura biologica dell’Unione Europea e con quelli internazionali delle Nazioni Unite, tesi a raggiungere uno sviluppo sostenibile, il Parco intende sperimentare una forma di tutela attiva dello straordinario valore archeologico e paesaggistico del territorio».

In foto: il direttore generale Gabriel Zuchtriegel e il dott. Pierpaolo Russo, responsabile Area governo del patrimonio della Direzione regionale Campania dell’Agenzia del Demanio​. Fonte: Parco archeologico di Pompei.

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Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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