Progetto Eav a Pompei, scoppia la grana espropri: «Vogliono toglierci anche le case»
POMPEI. Progetto Eav, esplode il “papocchio” espropri a via Fucci. Sessanta residenti denunciano: «I sopralluoghi dei tecnici sono sbagliati. Ci vogliono togliere non solo le terre e i giardini, ma pure le nostre case».
La protesta è scoppiata fragorosa, ieri mattina, tra via Fucci e via Crapolla. Dove il progetto ferroviario finanziato con 67 milioni di euro di fondi regionali prevede complessivamente oltre 350 espropri utili a costruire, entro il 2023, tre sottopassaggi pedonali in via Crapolla II, via Scacciapensieri, via Parroco Federico, più un passaggio a raso lungo via Nolana. In questo modo, Eav e Regione eliminerebbero quattro passaggi a livello nella città di Pompei.
La denuncia dei cittadini è arrivata infine alle orecchie del sindaco Carmine Lo Sapio e della consigliera comunale Pina Piedepalumbo. Entrambi, accompagnati dal dirigente dell’Ufficio tecnico comunale (Utc) Gianluca Fimiani, ieri hanno incontrato «circa 60 proprietari effettivi di case private – spiega la stessa Piedepalumbo – che non sono contrari all’idea progettuale, ma vogliono soltanto difendere le loro abitazioni».
«È un allarme che sto seguendo, in prima persona – aggiunge – da circa un mese. Da quando cioè i primi sopralluoghi svolti a Pompei dai tecnici Eav avrebbero evidenziato differenze macroscopiche tra quanto espropriabile, in base alle mappe grafiche del Comune e alle particelle catastali, e quanto invece svelato dalla realtà».
La spiegazione fornita dalla consigliera di maggioranza è molto chiara. Qualcosa non torna. Le mappe catastali usate dai tecnici del Progetto Eav per autorizzare e indennizzare gli espropri sono in pratica sbagliate.
«Sono disposto a farmi espropriare una parte del giardino, ma non le scale d’ingresso della mia abitazione. Tutto ciò è illegittimo» confida un residente in via Fucci. Anche la sua denuncia è stata finalmente presa in carico oltre che dalla consigliera Piedepalumbo, dal sindaco di Pompei e dal capo dell’Utc, Fimiani.
Quest’ultimo, ingegnere di professione, ha così richiesto l’apertura di un tavolo tecnico con i progettisti impegnati nel Progetto Eav. L’incontro «che servirà a chiedere delucidazioni e chiarimenti al Responsabile Unico del Progetto (l’ingegnere Eav Fiorentino Borrello, nda) si terrà la settimana prossima» svela la consigliera Piedepalumbo.