L’Hotel Amitrano: un pezzo di storia di Pompei, a due passi da Scavi e Santuario

POMPEI. A 200 metri dal Santuario della Beata Vergine del Rosario e a 400 metri dal primo ingresso degli Scavi Archeologici di Pompei è possibile imbattersi in un vero e proprio pezzo di storia: è l’Hotel Amitrano, struttura ricettiva che nel 2022 festeggerà il 140esimo anniversario della sua fondazione.

Quasi un secolo e mezzo in cui cinque generazioni si sono tramandate i valori dell’accoglienza, dell’ospitalità e della tradizione, mantenendo vivo ancora oggi il ricordo di Peppinella, la nonna che, rimasta vedova a soli 33 anni, dava da vivere ai suoi tre figli sfamando i commercianti che arrivavano a cavallo dalle Puglie.

Ma dove inizia questa affascinante storia? Ce lo siamo fatto raccontare da Luigi Ametrano. Oggi spetta a lui l’onere di portare alta la tradizione della sua famiglia, ma anche sua figlia si sta già dando da fare per non interrompere questa lunga staffetta di impegno e passione.

«I bisnonni di mio padre erano coloni della contessa De Fusco – ci ha spiegato Ametrano – che all’epoca era praticamente la possidente di tutto il territorio pompeiano. Lei e Bartolo Longo, con cui si sposò nel 1885, davano ai coloni la possibilità di riscattare delle terre pagando una somma di denaro. Così i miei antenati acquisirono questo spazio in cui c’era un piccolo cespite e diedero inizio alla loro attività di osteria».

Nasce così quella che all’epoca si chiamava Osteria Da Amitrano, dotata anche di uno stallaggio per i cavalli. I commercianti diretti a Torre Annunziata, che viaggiavano in genere in gruppi numerosi per evitare l’attacco dei briganti, si fermavano a Pompei coi loro calessi per rifocillare i cavalli, riposare e mangiare un boccone. In menù trovavano il meglio dell’antica tradizione locale: la zuppa di soffritto, la minestra maritata, la trippa, la milza con aceto e melannurca. Il pezzo forte era la frittura d’anguilla.

«Oggi la cucina si è ovviamente rimodernata – ci ha detto Ametrano – ma siccome abbiamo voluto portare avanti le tradizioni di famiglia, molti dei piatti che erano in menù siamo ancora in grado di replicarli e su richiesta lo facciamo volentieri».

Oltre che nel campo della cucina, nella prima metà del ‘900 l’attività riesce ad affermarsi anche come sala per i ricevimenti. All’epoca erano solo due o tre i ristoranti della zona in cui era possibile festeggiare un matrimonio. All’Amitrano si contava addirittura una cerimonia al giorno, con coppie che arrivavano da tutto l’hinterland.

Negli anni ’60 arriva la svolta: la scelta di trasformare quella che un tempo era una piccola osteria con affittacamere e stallaggio in un vero e proprio albergo. Oggi l’Hotel Amitrano conta 32 stanze, un locale adibito ad eventi con cantinati caratteristici e un ristorante adatto alla classica spicciolata così come a grandi cerimonie, con cucina tradizionale ma anche proposte gourmet.

A godere di tutti i servizi che offre sono soprattutto i turisti, sia quelli che arrivano in pellegrinaggio verso il santuario di Pompei che chi si reca in gita agli Scavi. L’Hotel Amitrano offre insomma la risposta a tutte le esigenze dei viaggiatori che visitano la città mariana. E nel 2022 sono 140 anni di attività. Così, se il Covid lo permetterà, questo importante anniversario verrà festeggiato con un grande evento. Intanto, in cantiere, c’è anche il progetto di riassumere questa affascinante storia in un libro.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Valentina Comiato

Valentina Comiato

24 anni, laureata in lingue ma con un innato amore per la penna. Per Made in Pompei scrive di piccole realtà, grandi talenti e bei progetti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *