Pompei, ennesimo scempio ambientale: rifiuti abbandonati in pieno centro
POMPEI. Ennesimo scempio ambientale tra via Mazzini e viale Unità d’Italia. Almeno 20 sacchi pieni di rifiuti illecitamente abbandonati da ignoti – lungo i marciapiedi di due tra le strade principali che attraversano Pompei – sono stati prima scoperti, e subito dopo, nonostante un puzza “ormai divenuta nauseabonda” così come denunciano alcuni residenti, rimossi dai netturbini della Win Ecology, l’azienda che in città si occupa della raccolta dell’immondizia.
Sarebbero più di cinque i chili di rifiuti che, adesso, dovranno essere smaltiti e conferiti straordinariamente in discarica. L’operazione di pulizia eccezionale, ovviamente, determinerà l’ennesimo costo aggiuntivo a carico delle casse comunali per il solo smaltimento.
Sembra dunque non volersi arrestare l’azione dei vari eco-criminali che da tempo infatti agiscono all’ombra degli Scavi. L’ultima discarica a cielo aperto fu scoperta appena il 7 aprile scorso e sempre in via Mazzini. In quel caso diversi sacchi neri, contenenti anche tracce di amianto e altro genere di rifiuti tossici, furono abbandonati in maniera indiscriminata, sul ciglio della strada, ostacolando anche il passaggio pedonale.
La polizia locale di Pompei, agli ordini del colonnello Gaetano Petrocelli, in queste ore starebbe però lavorando per risalire ai responsabili dell’ennesimo scempio ambientale. Decisive – per l’individuazione dei colpevoli – potrebbero rivelarsi le immagini fornite dalle telecamere pubbliche e private installate in zona.
«La tutela del territorio e dell’ambiente, affinché possa esserci anche un corretto sviluppo della risorsa turismo, è una responsabilità collettiva. Il decoro di Pompei è un impegno di tutti cittadini» fanno sapere dall’amministrazione comunale.
Da circa tre mesi l’assessore comunale di Pompei con delega all’Ecologia, Raffaella Di Martino, ha messo in campo una lotta senza quartiere contro gli sversatori seriali e l’abbandono indiscriminato di rifiuti tossici e amianto lungo i marciapiedi di una città che è patrimonio Unesco.
Pompei, del resto, non è un Comune “Riciclone”. Nel 2021, la percentuale della differenziata è stata del 55,54%. La sezione dell’indifferenziato è invece stata pari al 44,46%. Nel 2021, i cittadini qui hanno differenziato 9.441.490 kg di rifiuti.
La percentuale più alta è toccata ai rifiuti biodegradabili di cucine e mense (17,03%), seguiti dagli imballaggi di vetro (10,27%) e di carta e cartone (7,49%). Bassissime restano ancora oggi le percentuali riscontrate per gli ingombranti (2,17%) e le apparecchiature elettriche ed elettroniche “fuori uso”. Queste ultime non raggiungono neanche l’1% del totale.