Progetto Eav, c’è l’accordo per modificare il “piano espropri”. Di Casola: «Non basta»
POMPEI. Progetto Eav: il sindaco Lo Sapio stoppa gli espropri. L’accordo tra Comune, Eav e azienda concessionaria, “salva” le proprietà dei residenti di via Fucci e di via Crapolla. L’annuncio di Palazzo De Fusco arriva proprio a pochi giorni dall’accoglimento del primo ricorso contro gli espropri da parte del presidente della Settima Sezione Tar di Napoli che di fatto ha fatto slittare l’avvio dei lavori per il Progetto Eav.
Mentre poco più di un mese fa circa 60 residenti di via Fucci e di via Crapolla, soggetti agli espropri Eav, avevano lanciato l’allarme: «I sopralluoghi dei tecnici sono sbagliati. Ci vogliono togliere non solo le terre e i giardini, ma pure le nostre case».
Da qui l’intervento del sindaco Lo Sapio per trovare un accordo con Eav e la società concessionaria per rivedere il piano degli espropri: «Il lavoro fatto in questi giorni è stato costante, senza trascurare nessun aspetto, per portare a soluzione le criticità sollevate dai residenti di via Fucci e via Crapolla. Abbiamo sollecitato ad horas l’Eav per la revisione del “piano espropri”. Ho personalmente fatto un sopralluogo, con i tecnici del Comune, sui luoghi interessati dagli espropri, ci siamo resi conto che effettivamente bisognava intervenire subito».
«In 48 ore il Responsabile Unico del Procedimento del progetto – ha aggiunto Lo Sapio – ha dato la sua disponibilità a rivedere gli espropri unitamente al dirigente dell’ufficio tecnico del Comune. Il Rup ha, così, preso atto della situazione e che c’era poco da discutere».
Nella nota inviata all’Eav il dirigente comunale, invita l’ente a fare un passo indietro: «Si invita il Rup a valutare una eventuale riduzione della larghezza stradale, progettando un percorso carrabile a senso unico, tale da evitare le devastanti demolizioni di opere murarie e limitazione dell’acquisizione delle aree pertinenziali».
A questa nota l’Eav – secondo quanto fa sapere Palazzo De Fusco – accenna ad una chiara volontà di ascoltare il sindaco, che si è fatto portavoce delle istanze dei residenti fino all’accordo sottoscritto tre giorni fa. La soluzione ipotizzata sarebbe quella di rendere le strade che saranno realizzate a senso unico anziché a doppio senso di marcia, in modo da espropriare meno aree.
«Il Consorzio Ferroviario Vesuviano – ha fato sapere l’Eav – intende rispondere alla richiesta di rimodulazione del progetto definitivo avanzata dall’Ente Autonomo Volturno, mediante la proposta di una soluzione progettuale che sia finalizzata a minimizzare gli espropri a cui sono soggette le ditte proprietarie. La nuova soluzione progettuale relativa alla rimodulazione del progetto prevede la modifica dei sensi di marcia dei suddetti tronchi».
«Nello specifico – prosegue l’Eav – tali strade saranno modificate da strade a doppio senso di marcia a strade a senso unico di circolazione. La nuova soluzione comporterà l’adeguamento delle attuali sedi stradali all’interno delle recinzioni esistenti, riducendo così le aree oggetto di esproprio, fatta eccezione per alcuni casi specifici dove le strade esistenti non permettono di garantire la realizzazione della sezione stradale riportata come da normativa, ma che saranno studiati dettagli atti a minimizzare l’impatto per le proprietà».
Il sindaco, nelle prossime ore, convocherà un incontro pubblico per informare la città. Ed ancora evidenzia che, con questo passo indietro dell’Eav, ha evitato che i residenti spendessero soldi per “difendersi” in sede giudiziaria.
«Invito, ulteriormente, i cittadini a sottoporre alla mia attenzione, e a quella degli uffici comunali, altri eventuali disagi. Continuo, infatti, ad essere disponibile ad ascoltare i cittadini e a veicolare le loro voci».
L’accordo è frutto di un lavoro sinergico unitamente ai consiglieri di maggioranza, al presidente del consiglio e all’assessore all’Urbanistica Raffaella Di Martino.
Ma la questione Eav ormai tiene banco anche nel dibattito politico cittadino. Il consigliere comunale e leader dell’opposizione Domenico Di Casola, però, parla di «semplici proclami» e ritiene che tutto ciò potrebbe non bastare per risolvere le diverse problematiche emerse dall’attuazione del progetto Eav tra via Nolana, via Parroco Federico, via Crapolla e via Fucci.
«Il buon sindaco – dice Di Casola – nel dimenticare che è stato il suo sodalizio che ha voluto fortemente tale progettazione, fa finta di non essersi accorto che il progetto definitivo nel suo tracciamento va a sbattere nelle aree pertinenziali delle abitazioni e delle villette, finanche nei garage e ingressi di diverse case».
«L’accordo con Eav che ora viene sbandierato – prosegue il consigliere – e sempre che porti a qualche risultato concreto, cosa di cui dubitiamo, non sarebbe comunque sufficiente a risolvere le enormi problematiche presenti nel progetto, in particolare lo scempio di via Fucci, di via Parroco Federico e delle aree pertinenziali delle palazzine ivi insistenti, oltre a diversi immobili in via Nolana considerati come terreno, per i quali non è prevista alcuna soluzione abitativa alternativa. Per i proprietari è comunque ancora indispensabile tutelarsi sul piano giurisdizionale, visto anche l’atteggiamento clamorosamente ambiguo tenuto dal sindaco».
E ancora: «Mentre è andato in giro promettendo pubblicamente di attivarsi per una modifica del progetto, faceva comunque costituire il Comune nei ricorsi proposti a difesa del progetto, e pubblicamente dichiarava i lavori importantissimi per la città. È ora che il nostro primo cittadino esca dall’ambiguità in cui ha impantanato l’intero Consiglio comunale».
E a proposito di consiglio comunale, per il prossimo, in programma il 6 giugno, Di Casola annuncia una interrogazione del gruppo consiliare di minoranza proprio su tale questione e nel contempo invita il sindaco «ad un pubblico confronto per affrontare con i tecnici ed i cittadini i molteplici e delicati problemi del progetto Eav».
Qualcuno si e’ “svegliato” un po’ tardi?