Quando per le strade di Pompei si correvano gare motociclistiche
POMPEI. Dopo la seconda Guerra mondiale la maggior parte delle competizioni motociclistiche si svolgeva su percorsi stradali o nei circuiti cittadini. I giovani, alimentati dalla passione per i motori, iniziarono a sfidarsi a suon di acceleratore, facendo diventare famosi gli anni Cinquanta per le mitiche gare su strada.
Le moto non erano di grande cilindrata, ma avevano una tecnica assai raffinata. A condurle erano in genere piloti giovani e audaci, in possesso di una licenza di livello immediatamente inferiore a quello massimo, con il quale si poteva gareggiare nei Gran Premi. Erano, cioè, i cosiddetti “Seconda Categoria”, che in seguito sarebbero diventati gli Juniores.
Nella metà degli anni ‘50 anche Pompei divenne teatro di competizione e molti giovani pompeiani e dell’hinterland, appassionati di motori, presero parte a diverse corse nella città mariana.
Il percorso abbracciava tutto il centro storico, sulla lunghezza di un numero stabilito di giri. La partenza e l’arrivo erano davanti alla basilica (oggi piazza Bartolo Longo). Il percorso comprendeva via Roma, via Plinio, via Mazzini e via Lepanto.
Sul ciglio delle strade erano posizionate delle protezioni costituite da balle di paglia pressate. La gente assiepata seguiva le gesta impavide di questi piloti nostrani che si sfidavano a suon di sorpassi o, a volte, anche sul tempo, nelle gare a cronometro.
Tra i tanti giovani piloti locali ne ricordiamo uno in particolare, che è rimasto vivo nella memoria dei pompeiani, ovvero Arcangelo Bifulco. Classe 1928, era un appassionato di motori: di professione meccanico, divenne un vero e proprio idolo per i ragazzi dell’epoca, che si assiepavano sulla strada per seguire le sue imprese.
Arcangelo aveva la sua officina su Via Astolelle (poi in seguito si spostò su Via Ripuaria). La prima foto lo ritrae sul circuito cittadino di Pompei. Arcangelo Bifulco gareggiava col mitico numero 48 su una moto Mas di cilindrata 175, un modello oggi introvabile.
La fabbrica della Mas, con sede a Milano, costruì motociclette dagli anni ‘20 fino al 1956. Il nome commerciale “Mas” era l’acronimo di Motocicli Alberico Seiling, ma pochi sanno che originariamente significava Motori Ausiliari Seiling, perché il tecnico bavarese Alberico Seiling, italiano di adozione, iniziò la sua intensa attività di costruttore nel 1920 montando un motore di 125 cc, di importazione tedesca, su un telaio di bicicletta.
Bifulco partecipò inoltre ai circuiti di Cosenza, di Napoli e anche alla “Milano-Taranto” (corsa motociclistica di gran fondo su strada, che si è disputata in forma agonistica dal 1937 al 1940 e dal 1950 al 1956).
Nella seconda foto, invece, si vede Arcangelo Bifulco con il casco e gli occhiali insieme ad altri giovani pompeiani, tra cui Ermanno Lamberti (secondo da sinistra, con gli occhiali scuri), suo amico, anch’egli appassionato di motori, che correva nel circuito cittadino con una 175 Mv Augusta.
Ringrazio il signor Arcangelo Bifulco junior, nipote del mitico pilota pompeiano, per la concessione delle foto. Oggi Arcangelo vive a Bologna e lavora nella Ducati: anche lui ha ereditato la passione per le moto. Inoltre con suo nonno aveva un rapporto particolare: essendo molto affezionato a lui, si è fatto tatuare sulla gamba sinistra la foto che lo ritrae durante la competizione cittadina.