Agenzia turistica “abusiva”, nuovo colpo di scena: il Tar dà ragione al Comune di Pompei
POMPEI. Agenzia turistica “abusiva” – secondo i giudici – accolta la difesa del Comune. Il Tar ordina lo stop ai pacchetti viaggio venduti in centro anche “senza autorizzazione regionale, polizza assicurativa e iscrizione al Fondo di garanzia” per tutelare i clienti contro possibili ed eventuali truffe. Per la sentenza, decisive pure le fonti di prova raccolte su Facebook.
Si è conclusa con un verdetto favorevole all’amministrazione comunale la battaglia giudiziaria che per circa un mese ha visto contrapporsi l’ufficio Suap e la polizia municipale – da un lato – e il titolare di un’agenzia di viaggi con sede nel centro cittadino di Pompei.
Lo scorso 11 maggio i vigili urbani avevano sanzionato l’impresa – ufficio a pochi passi dallo storico Santuario – con una multa da circa cinquemila euro. A far scattare i controlli sarebbero stati dei precedenti esposti presentati da imprese concorrenti.
Il titolare dell’agenzia, davanti ai giudici di Napoli (presidente Anna Pappalardo ndr), aveva comunque cercato di difendersi sostenendo come la sua fosse una semplice “agenzia d’affari con segnalazione” di pacchetti “o di imprese turistiche ai consumatori finali”: un’attività per cui la Scia e le altre garanzie, previste per legge, non sono dovute.
Una tesi però caduta, almeno in primo grado, grazie al verbale sottoscritto dai vigili urbani proprio al termine del decisivo sopralluogo dell’11 maggio scorso quando gli agenti rilevarono che “l’esercizio dell’agenzia di viaggio” sarebbe stato al contrario in pieno corso avendo “rilevato un contratto stipulato per un viaggio per Agenzia Amica” acquisito poi agli atti del processo.
Verbale quindi rivelatosi infine decisivo, così come gli “ulteriori riscontri forniti dall’amministrazione” scrivono ora i giudici. Riscontri, questi ultimi, davvero particolari.
Decisivi, per la condanna in primo grado dell’impresa, alcuni screenshot ricavati “dalla pagina Facebook di un’agenzia turistica” molto probabilmente in contatti d’affari con l’imprenditore (originario della vicina Gragnano) “da cui emerge che la stessa pubblicizzasse costantemente offerte di viaggio con inviti al pubblico a contattare” l’agenzia di Pompei.
La sentenza ha ribaltato la precedente decisione cautelare con la quale il Tar aveva disposto “l’annullamento dell’ordinanza del V Settore Suap” – firmata il 17 maggio 2022 – con cui il Comune di Pompei disponeva “la cessazione del’attività” esercitata “in difetto di Scia”.
I precedenti:
• Agenzia turistica abusiva nel cuore di Pompei: 5mila euro di multa
• Comune di Pompei sconfessato dal Tar: “l’agenzia turistica multata non è abusiva”