Giuseppe Lindinerro, una vita per gli Scavi di Pompei
POMPEI. È ripresa poco alla volta, in piena sicurezza, l’attività dell’associazione internazionale “Amici di Pompei”. Un sodalizio impegnato a vari livelli in visite, conferenze e pubblicazioni sul Parco Archeologico di Pompei, nel quadro più ampio del contesto vesuviano e campano.
Parliamo di un’associazione voluta da Amedeo Maiuri, uno dei più illustri padri fondatori dell’archeologia pompeiana, a cui ha contribuito con scoperte ed acute osservazioni scientifiche, lasciando un’eredità di conoscenze nello stile narrativo di profondo umanista.
Attualmente l’Associazione è presieduta dall’archeologo Antonio Varone che è stato direttore dell’Ufficio Scavi di Pompei e componente della direzione generale archeologia del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.
Vicepresidente dell’Associazione è invece il professore Giuseppe Lindinerro. È il personaggio che intendiamo raccontare, in primis perché è stato recentemente uno dei protagonisti principali della ripartenza di cui abbiamo parlato, guidando a inizio anno la prima visita negli Scavi dopo la pausa per la pandemia.
A gennaio “don Peppino” ha festeggiato coi familiari il suo novantesimo compleanno. Per questo motivo la gita archeologica è stata una buona occasione per fargli festa nel contesto che più gli si addice. Il professor Lindinerro, decano delle guide turistiche di Pompei, viene stimato come uno dei maggiori conoscitori della bellezza tragica e misteriosa del Parco Archeologico, che continua a raccontare nei modi del docente di lettere.
È uno dei pochi viventi rimasti che può vantare il privilegio della frequentazione diretta di Maiuri, perché è cresciuto all’interno Parco, abitando nella Casina dell’Aquila, dove alloggiava con la famiglia e con la comunità di funzionari e custodi degli Scavi.
Il cavalier Lindinerro ha sapientemente abbinato all’insegnamento umanistico la professione di guida turistica del contesto archeologico. A 90 anni può considerarsi a pieno titolo, per età e prestigio professionale, il decano dei “ciceroni” di Pompei.
Attualmente è ancora impegnato a trasmettere ai giovani del territorio i suoi segreti professionali. L’opportunità gli è stata offerta dall’associazione “Amici di Pompei”, che in passato ha organizzato corsi gratuiti di antichità pompeiana, che ora potrebbero essere replicati.
L’idea viaggia sulla scia del successo dell’iniziativa precedente, costituita da 9 conferenze della durata di due ore l’una sulle tematiche come metodologia del restauro, l’impianto urbanistico della città antica, il suo governo, i culti, la struttura degli edifici pubblici e privati, i costumi, le attività economiche ed artistiche. Alla fine del corso venivano organizzate due escursioni tematiche all’interno degli Scavi di Pompei per i futuri “ciceroni”.