Nel verde “sensoriale” della tenuta Bosco de’ Medici a Pompei

POMPEI. L’iniziativa di un concerto di musica nel primo scorcio d’estate è l’incipit di una tradizione avviata allo scopo di aprire uno spazio di dialogo sociale e ambientale nel vasto fondo ricettivo che l’azienda agricola Bosco de’ Medici ha aperto ai turisti e ai clienti del territorio per condividere le novità dell’incessante work in progress del progetto aziendale.

Il concerto di quest’anno ha esibito suoni e voci del quartetto d’archi, pianoforte, tenore e soprano del complesso musicale “Artemus Ensemble” che ha interpretato brani di Bellini, Puccini, Rossini, Donizetti e Verdi, oltre a diverse delle più famose canzoni napoletane, nel verde biologico attraversato da sentieri in pietra lavica, sito vicino all’ingresso arricchito dalla imponente facciata di uno storico casale vesuviano del Settecento.

Non si poteva trovare luogo migliore per un concerto di buon augurio per il prosieguo della stagione estiva 2022. Niente più dell’arte e della natura incontaminata giova al benessere fisico e dell’anima.

I cinque sensi sono antenne che captano gli influssi positivi della natura tra profumi e colori dei fiori e delle piante aromatiche spontanee (rosmarino, salvia, timo, lavanda, ruta, mirto, alloro, alchimilla, assenzio, borragine, calendula, camomilla, echinacea, erba cipollina, issopo, lippia, maggiorana, malva, melissa, menta, rabarbaro, sedano montano, basilico) intercettano la frescura emanata dal manto arboreo del cedro, il pino e/o la betulla insieme alle note scandite dallo zampillio della fontana che allieta la permanenza nel parco.

Se la beatitudine si arricchisce di una cortese degustazione, come è di regola a Bosco De’ Medici, della processione di portate saporite, preparate dallo chef bravo come Gioacchino Nocera (per il quale abbiamo esaurito i migliori aggettivi) abbinate ad una bottiglia di eccellente vino del Vesuvio, lo spirito sale fino in Paradiso e “Naufragar m’è dolce in questo mare”.

Considerazioni, le nostre, che introducono il valore essenziale del giardino sensitivo che Bosco de’ Medici sta edificando nell’ambito naturale che presenta sullo sfondo la sagoma del campanile del Santuario di Pompei.

Sentieri in pietra lavica ed aiuole che dalle forme derivano dall’estro dell’architetto Felice Trapani e dalle geometrie di pezzi di canali borbonici (rinvenuti lungo il percorso) che un tempo irrigavano i campi.

Gli antichi pompeiani che amavano ritirarsi per l’otium nelle ville agricole alle falde del Vesuvio hanno tramandato segreti e piaceri del giardino sensoriale, come il relax psicofisico abbinato al godimento dell’osservazione della natura nella sua magica combine di erbe, arbusti, fiori e alberi che regalano spunti di relax e interessi per il tempo libero: dalle passeggiate agli scatti fotografici, alternati alla lettura rilassante e magari a una pennichella pomeridiana.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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