Contrasto agli abusivi davanti agli Scavi di Pompei: revocate licenze a taxi e bancarelle

POMPEI. Scavi, è stretta dei Carabinieri contro i taxi e le bancarelle abusive: revocate le prime licenze. Stano infatti proseguendo, tra l’altro intensificandosi, i controlli a raffica disposti dalle forze dell’ordine, già a partire dallo scorso luglio, per contrastare il dilagante fenomeno delle attività commerciali e delle imprese, che da anni operano senza alcuna autorizzazione sopratutto nella zona turistica degli Scavi di Pompei.

L’ultimo blitz anti-abusivi ha portato alla sospensione della licenza “per servizio taxi” a carico dell’ennesimo presunto “furbetto” di Pompei. Il provvedimento, firmato dai dirigenti del Suap comunale subito dopo gli accertamenti effettuati dai carabinieri del Posto Fisso Scavi, sarà efficace per 50 giorni.

Nel mirino degli ultimi controlli, oltre ai taxi a agli Ncc, sono finiti pure gli storici “bancarellari” di Pompei. I carabinieri hanno infatti accertato l’irregolarità di un vecchio chalet di vendita di gadget per turisti.

“L’attività di commercio – può leggersi nella relazione finale dell’indagine – era svolta abusivamente”. Lo chalet irregolare operava da tempo nei pressi di piazza Anfiteatro.

Raffica di multe e sequestri, in zona Scavi, già a luglio scorso. I controlli straordinari, quel giorno, scattarono di mattina presto. Per circa cinque ore, gli uomini della Polizia Municipale, coadiuvati dagli agenti della Polizia di Stato e dai Carabinieri, passarono al setaccio tutta l’area di Piazza Immacolata, quella più vicina all’ingresso principale degli Scavi di Pompei.

Pesante il bilancio finale del blitz: 9 verbali per “difformità di occupazione rispetto allo spazio legalmente autorizzato” poi il sequestro della merce esposta – gadget di vario genere, cappellini contro il sole, magliette e giochi per bambini – a carico di uno storico ambulante sorpreso a vendere senza alcuna concessione.

Il totale delle multe fu di 2.174 euro. Gli ultimi controlli rappresenterebbero solo la classica punta dell’iceberg relativa a un’indagine ben più ampia: avviata nel 2020 dai Carabinieri di Pompei e che potrebbe chiudersi a stretto giro, individuando i presunti responsabili amministrativi di un sistema di permessi “facili” rilasciati durante gli ultimi anni nei pressi del Parco Archeologico.

Un sistema che, secondo gli inquirenti, da tempo consentirebbe ad alcuni ambulanti di occupare il suolo pubblico senza permessi o autorizzazioni.

Salvatore Piro

Salvatore Piro

Giornalista pubblicista. Papà di Gaetanino.

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