Italia Viva incalza il sindaco: «Accelerare sulla Fondazione Pompei, per non perdere occasioni»
POMPEI. Riprendere l’iter della “Fondazione Pompei” fino alla piena operatività è quanto chiedono Salvatore Caccuri e Mario Estatico del gruppo consiliare di Italia Viva che recentemente si è differenziato dal resto dell’opposizione per il tono moderato e propositivo della loro iniziativa di confronto con la maggioranza amministrativa che comanda a Pompei.
Recentemente l’amministrazione aveva affidato al professionista Gennaro Langella il compito di portare a termine l’iter costitutivo del predetto organismo di valorizzazione turistica.
«Sono anni che si sente parlare della possibilità di una “Fondazione Pompei” come strumento per programmare l’attività turistica con eventi e servizi al livello della rinomanza internazionale di Pompei» affermano i due consiglieri.
Entrambi fanno però notare che finora alle dichiarazioni programmatiche non sono seguite iniziative concrete. «Invitiamo l’amministrazione in carica, a partire dal sindaco Carmine Lo Sapio, ad interrompere questo modo di agire e le forze politiche di maggioranza e minoranza ad una seria riflessione sull’argomento» hanno dichiarato Estatico e Caccuri.
«Non possiamo rischiare – sostengono – di perdere il treno delle opportunità che il Pnrr ci offre, come è successo con il Grande Progetto Pompei e di altre forme di finanziamento che in passato hanno trovato la politica locale del tutto impreparata».
L’iniziativa di Italia Viva a Pompei parte dalla considerazione della ripresa del trend del flusso turistico, che ha registrato numeri significativi su tutto il territorio e, in particolare a Pompei.
Il dato richiede secondo i due consiglieri di minoranza un grande senso di responsabilità nell’offrire ai turisti una qualità dell’accoglienza di elevato rating mediante la programmazione chiara e precisa dell’offerta turistica, con una proposta identitaria di grande attrattività.
«Bisogna evitare azioni eterogenee fine a sé stesse che, anche se pregevoli, non assicurano alcuna ricaduta positiva sul territorio» è la proposta dei due di Italia Viva.
La recente presenza di Pompei ad uno dei più importanti eventi fieristici sul turismo, come la Ttg di Rimini, che ha visto la compartecipazione delle tre realtà istituzionali del territorio pompeiano, Parco archeologico, Santuario della Beata Vergine del Rosario e Comune di Pompei, confermerebbe quanto sostenuto dall’opposizione targata Italia Viva.
Un territorio che registra più di quattro milioni di visitatori all’anno non può perseguire una politica provinciale in campo turistico, operando a macchia di leopardo.
«Sarà necessario partire in futuro dai punti di forza con il supporto della ricerca e dell’agire scientifico, per costruire una programmazione efficace basata sul dialogo tra le predette istituzioni territoriali, che si trasformi in un’azione congiunta, coerente e di alto profilo» conclude il documento politico di opposizione.