Civica benemerenza al dottor Nicola Avellino “Per l’altissimo valore culturale offerto a Pompei”
POMPEI. Il dottor Nicola Avellino lo scorso 8 settembre, nel corso della cerimonia che si è tenuta nell’aula consiliare di Palazzo De Fusco, ha ricevuto dalle mani del sindaco Carmine Lo Sapio l’onorificenza della “Civica Benemerenza”, riconosciuta con delibera approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Pompei nell’adunanza del 30 luglio 2022, su proposta unanime della Commissione affari istituzionali.
Presenti alla cerimonia la sua famiglia e i tanti amici che con la loro presenza hanno testimoniato il grandissimo affetto che nutrono nei confronti dello storico pompeiano.
La pergamena consegnata al dottore Avellino dal sindaco motivava così l’onorificenza: «Per l’altissimo valore culturale che, con passione e dedizione, ha saputo offrire alla Città di Pompei, contribuendo a promuovere la crescita civile, la coesione sociale, storica e culturale della nostra comunità, dando lustro alla città stessa e alla sua comunità, elevandone il prestigio istituzionale e umano».
Un riconoscimento che premia il grande impegno come medico, collezionista di libri antichi, sensibile nelle iniziative in campo sociale e culturale che da sempre hanno caratterizzato la sua attività di cittadino appassionato.
Il dottor Nicola Avellino, classe 1934 sposato con la signora Giovanna Cozzolino, originario di Seiano (Vico Equense), a 18 anni si trasferì a Pompei, dove ha esercitato la professione di medico per oltre 50 anni.
Sposato, è padre di sei figli. Tutti i suoi anni sono stati dedicati alla famiglia, alla professione e ai libri. È autore insieme al fratello Luigi (anche lui grande storico locale) di diversi testi e ricerche storiche che hanno contribuito a fare luce sulla storia di Pompei e soprattutto sulla figura del Beato Bartolo Longo.
Possiede una una delle più belle biblioteche private del nostro Paese e tra le più importanti dell’Italia meridionale: circa 30 mila libri e più, molti dei quali rarissimi tra cui anche incunaboli preziosi.
Sempre presente durante gli anni alle manifestazioni ufficiali sia del Santuario che del Comune riguardanti la città di Pompei, tra i tanti incarichi di prestigio che il dottore ha avuto nel tempo mi piace ricordarne uno in particolare.
Quando, nel luglio del 1980, si prevedeva l’imminente beatificazione dell’avvocato Bartolo Longo (avvenuta poi il successivo 26 ottobre) fu chiamato dal Vescovo Domenico Vacchiano a far parte, in qualità di perito tecnico medico legale, della commissione nominata con l’incarico di predisporre gli atti preliminari per la ricognizione dei resti mortali del beato Bartolo Longo.
Trovatosi a tu per tu con le spoglie mortali dell’avvocato Bartolo Longo disse: «Avvertivo vigoroso l’empito dell’emozione al punto da cedere alla commozione; tanto ero gravato dal compito che mi attendeva…».
Sul web tanti sono stati gli attestati di stima da parte di cittadini e appassionati che con grande affetto hanno accolto la notizia della civica benemerenza.
Il dottor Avellino resta oggi l’unico grande storico locale e, soprattutto, un patrimonio culturale da preservare per tutti coloro che hanno a cuore la nostra città.