Lo sviluppo turistico di Pompei guarda verso il Golfo

POMPEI. Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, gratificato dalla nomina a consigliere metropolitano di Napoli ha preso a ragionare di sviluppo sulla base di una più estesa visione della politica che gli consente la carica stessa.

«C’è stata una ripresa bellissima» ha sottolineato il sindaco pompeiano consigliere metropolitano di Napoli, argomentando che da ora in poi sarà necessario allargare gli orizzonti, dal momento che i confini dell’iniziativa pompeiana non si fermeranno al centro urbano, ma avranno una ricaduta su un territorio più ampio, ridefinito nell’ottica della Città Metropolitana.

Ora, se questa visione si basa sulla necessità di presentare progetti intercomunali integrati essa è coerente con la logica dei Contratti Istituzionali di Sviluppo.

Lo Sapio  ha portato l’esempio, fondamentale per Pompei, della valorizzazione della risorsa mare per gli spostamenti e la valorizzazione turistica dei litorali, partita in Regione Campania dall’era Bassolino.

All’epoca e negli anni successivi sono state potenziate le linee marittime coast by coast di tutto il Golfo di Napoli. Ora si prospetta il trasferimento nelle aree interne del traffico su ferro e su gomma.

Una volta bonificato il fiume Sarno e creata una rete di depuratori delle acque reflue, il litorale del Golfo di Napoli dovrebbe consentire la balneabilità diffusa.

In tale ottica si muove la programmazione attuale: a Pompei interessa la bonifica del litorale di Rovigliano, mentre è attiva una bretella che collega il porto di Torre Annunziata al centro mariano. Si prospettano, inoltre, ricadute positive sui comparti di edilizia, ricettività alberghiera e ristorazione.

Altra questione è definire, in termini di programmazione, il profilo e i confini del territorio pompeiano sulla base di fattori d’interdipendenza economica. Esso è più o meno lo stesso dell’Ager Pompeianus di antica memoria. Vale a dire, forma un triangolo geografico sul territorio di confine tra le provincie di Napoli e Salerno tra mare, Vesuvio e fiume Sarno.

Gli angoli di questo territorio sono presidi naturali secolari che delimitano  spazi di  cultura e paesaggio e alimentano la rete agroturistica locale, accogliendo nei secoli successivi laboratori artigianali e fabbriche industriali.

Tanto vale storicamente per la Pompei antica che per quella medievale successiva, considerato che la Pompei moderna, fondata un secolo fa a valle della collina che guarda al mare e al Sarno, sotto la montagna vulcanica, è sede del famoso museo a cielo aperto creato con lo scavo archeologico della città antica.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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