Il Pompei torna sul mercato: presi De Simone, Lepre e Rendine

POMPEI. Altri tre innesti per il Pompei che, come annunciato di recente dal presidente Francesco Mango, puntella la rosa in alcuni reparti nevralgici del campo. La società rossoblù quindi annuncia di aver acquisito le prestazioni sportive di Gennaro De Simone, Enzo Lepre e Aniello Rendina: a loro tre va il “Benvenuto a Pompei” della società e dei tifosi.

De Simone (classe ’97), centrocampista proveniente dall’Ischia, è cresciuto nel settore giovanile del Napoli per poi vestire, nel corso degli anni, le maglie di Puteolana, Turris, Sarnese, Agnonese, Caratese in Serie D e quelle di Albanova e Palmese in Eccellenza.

Corsa, tanta quantità e intelligenza in mediana, il neo giocatore rossoblù non disdegna di farsi valere anche in attacco, come ben hanno appurato gli spettatori del “Bellucci”.

Il 25enne, infatti, fu autore di una doppietta proprio contro i suoi nuovi compagni di squadra pompeiani nello scontro diretto dello scorso 19 novembre, che consentì agli isolani di imporsi a Pompei per 3-2.

Fantasia, inserimenti, assist per Lepre (classe ‘89), attaccante in uscita dal Villa Literno. Il 32enne è stato per 4 anni capitano e bandiera dell’Albanova in Eccellenza, serie in cui ha indossato anche i colori del Mondragone, arrivando in doppia cifra per quanto riguarda i gol. Cresciuto nelle giovanili della Sibilla Bacoli, ha esordito proprio con i flegrei in Serie D per poi giocare con Internapoli e Puteolana, sempre fra i Dilettanti.

Prestanza fisica e bravura tra i pali, che ne fanno giovane di spessore: queste, invece, le caratteristiche di Rendina (classe 2004), portiere reduce dall’esperienza in D con l’Afragolese, da molti indicato come è uno dei giovani profili più interessanti del panorama calcistico campano. Cresciuto nel settore giovanile del Napoli, ha difeso anche i colori della Paganese.

Redazione Made in Pompei

Redazione Made in Pompei

Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *