Dedicato a Pasolini il “concerto disegnato” dai Tre allegri ragazzi morti
NAPOLI. Ha fatto tappa al teatro “Bolivar” di Napoli il 2 dicembre 2022 il Concerto disegnato dei Tre allegri ragazzi morti dedicato a Pasolini.
Attiva da quasi un trentennio, la band si è confermata nel tempo una delle realtà più solide sulla scena alternative italiana, rendendosi nota per le performance in maschera che costituiscono un elemento caratterizzante della formazione friulana.
In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini i Tre allegri ragazzi morti hanno deciso di dedicargli un concerto, portando in giro per la Penisola Pasolini, concerto disegnato: uno spettacolo, più che un semplice concerto, fatto sì di musica, ma anche di disegni, immagini, spezzoni di film, citazioni.
Un intellettuale poliedrico e controverso come Pasolini, pietra miliare della cultura del nostro travagliato Novecento, riesce ad ispirare ancora, a tanti anni di distanza, fino a scardinare i confini tra le arti e a dare vita ad una performance come quella della band.
Qualcosa di decisamente unico e sui generis, impossibile da incasellare in un’idea di concerto o spettacolo tradizionale. Ha questo di bello la creazione artistica: l’interconnessione tra le arti, va ovunque, a volte senza sapere dove sta andando e vengono fuori cose così.
In scena, appunto, i Tre allegri ragazzi morti: Enrico Molteni al basso, Luca Masseroni alla batteria e Davide Toffolo alla voce, alla chitarra, ma anche ai pennelli e ai colori; per l’occasione ai tre si è aggiunto Andrea Maglia alla chitarra poichè Davide era impegnato a disegnare.
Sul fondale del palco scorre la biografia di Pasolini disegnata live da Davide Toffolo che, armato di pennelli e colori, ne disegna la storia, i pensieri, le suggestioni, le posizioni, le ingiustizie subite.
Disegna e cancella, mentre gli altri creano l’ambientazione sonora, spingendo in direzione psichedelica i temi dei propri brani, e non solo quelli, ed intervallandoli con registrazioni audio dello stesso Pasolini o immagini selezionate da alcuni suoi lavori.
È tutto molto suggestivo e fruibile, l’omaggio è compiuto, ma in fondo loro restano sempre i «tre allegri ragazzi morti di sempre», dice Davide, e se si trovano su un palco con gli strumenti qualche pezzo non possono non farlo.
Così ecco le acclamate Puoi dirlo a tutti, La faccia della luna, Occhi bassi, Bengala, Il mondo prima, La tatuata bella. Poi nel foyer un’esposizione dei disegni di Toffolo su Pasolini. Ben vengano le celebrazioni così riuscite, sentite e originali.