Democrazia interna e trasparenza nella comunicazione del Comune di Pompei

POMPEI. La comunicazione ufficiale di questi giorni del Comune di Pompei riguarda esclusivamente l’organizzazione dei festeggiamenti natalizi: le illuminazioni stradali del centro storico animate da personaggi disneyani, per l’allegria dei bambini, e gli eventi canori e musicali di piazza, per incentivare gli affari della ricettività turistica locale. Entrambe dichiaratamente ai primi posti della politica che amministra la città.

«Hanno dimenticato i poveri» è stata l’estemporanea trovata “guastafeste” di quel “residuo manipolo” di oppositori che tenta di compromettere la pace sociale che, a detta del sindaco e della sua maggioranza, sarebbe risorta tra gli enti e con la popolazione pompeiana, dopo tanti anni di scontri incivili, fatti di calunnie, lettere e volantini anonimi e quant’altro fu inventato in un ineffabile repertorio della malapolitica. Chi era il cervello di queste iniziative?

Ultimamente è stata richiesta, con firma di Calabrese, De Angelis, Di Casola e Robetti la convocazione urgente del consiglio comunale per deliberare, come negli anni precedenti, una cifra da spendere in buoni spesa a favore delle famiglie disagiate di Pompei.

«Errore» dichiarava Berlusconi: «I poveri non esistono». Ora persino lui ha cambiato opinione, chiedendo al Governo di aumentare a 600 euro le pensioni minime.

Fortuna che di oppositori “ostinati”, a Pompei, ne sono rimasti solo quattro. Altri tre rientrano nel “limbo politico”. Anzi, ad uno di loro stanno anche arredando una stanza da cerimoniere dentro al Palazzo. Saranno “forze di riserva” perché, da ora in poi, chi sbaglia va in panchina.

Per la ricorrenza di Santa Lucia, giorno della luce (perché “è cieco solo chi si rifiuta di guardare”) i consiglieri comunali Stefano De Martino, Massimo Malafronte, Marino Veglia e Vincenzo Vitiello hanno presentato al sindaco e al presidente del consiglio comunale di Pompei istanza di convocazione della maggioranza di consiglio.

Un disguido procedurale (miracolo della luce) ha smascherato malcelate intenzioni. La comunicazione è stata spedita via Pec a tutti i consiglieri comunali di Pompei (non esclusivamente a quelli di maggioranza). Ne sono seguiti contatti e consulti serrati, scenario di un recente passato.

Intanto, erano stati resi pubblici gli elenchi degli ammessi a due concorsi comunali: uno per 8 vigili urbani e il secondo per 2 impiegati amministrativi. Si tratta, per il primo, del prosieguo del concorso 7/2019 del mese di dicembre del medesimo anno, per 12 vigili urbani.

Nel luglio successivo furono ammessi 56 concorrenti e dopo vari cambi fu varata la commissione definitiva nel febbraio 2021. La  graduatoria definitiva, pubblicata nel luglio 2021, determinò l’ammissione di 7 vigili urbani. Il concorso attuale ha riscontrato “chiarimenti” nelle nomine delle commissioni esaminatrici come nel caso precedente.

Bisognerebbe riflettere, nello specifico, sui vantaggi concreti per Pompei della scelta di campo che ha fatto preferire, a suo tempo, il concorso espletato nel Palazzo rispetto all’accentramento in Regione Campania, al punto da far defenestrare l’allora amministrazione in carica.

Maggiori garanzie per i candidati locali? Quindi tutto sulla base del copione delle esperienze precedenti? Aveva buoni motivi per ammonire i pompeiani il commissario prefettizio Santi Giuffrè.

I commenti sulla vicenda hanno poco alla volta perso risonanza e consistenza. Evidentemente avevano scarso fondamento, oppure erano scarsi gli attributi muscolari dei protagonisti della vicenda.

Alla fine, ogni residuo contributo alla partecipazione popolare è stato cancellato dalla forza (e dagli argomenti) della dissuasione. I protagonisti di questa ridicola  vicenda, interpellati a riguardo, hanno fornito la medesima versione dei fatti, sulla base del medesimo copione.

La versione ufficiale della “Manovra di Santa Lucia” è stata, pertanto: «Bisognava riassumere su un anno di attività amministrativa ed ascoltare il Sindaco sulle  iniziative in cantiere per il prossimo anno».

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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