L’abbraccio del pubblico di Pompei per lo scrittore Maurizio De Giovanni

POMPEI. La grande attesa per l’incontro con il noto scrittore Maurizio De Giovanni, intervenuto alla kermesse “Gli Incontri di Valore” lo scorso 24 gennaio 2023, per presentare il suo nuovo romanzo “Caminito”, è stata ben ripagata.

Il pubblico si è lasciato affascinare dall’estro e dalla dialettica dell’autore partenopeo, nel corso della presentazione condotta dal manager Nicola Ruocco, ideatore degli incontri letterari che si svolgono a Pompei, presso l’hotel Habita79.

È qui che quasi 200 persone hanno assistito ad un incontro particolarmente suggestivo, con temi di particolare intensità emotiva affrontati nel corso del dibattito, soprattutto nel momento in cui sia Ruocco che De Giovanni hanno letto alcuni passaggi di testo, accompagnati da note di chitarra del maestro Rosario Chiacchio.

«È stata una gioia grandissima ospitare Maurizio al salotto della kermesse. Ci ha fatto dono di uno dei più begli incontri fino ad ora realizzati» ha detto Ruocco, che ha aggiunto: «Questa sera ho scelto di non toccare argomenti propri della trama del romanzo, perché dallo stesso “Caminito” emergono temi assoluti come la famiglia, la libertà, la speranza, la fede, che vanno ben oltre la trama stessa, traducendosi in un grandissimo momento culturale di riflessione collettiva. Ed in questo Maurizio è semplicemente straordinario».

«È sempre meraviglioso e speciale essere qui a Pompei, agli “Incontri di Valore”, incontrando tanti amici ed incrociando tantissimo affetto» ha detto invece Maurizio De Giovanni.

Lo scrittore, a due particolari domande di Ruocco su alcuni passaggi legati al tema della memoria e del mare afferma: «Il mare è infinito, è la bellezza, è luce, è specchio della nostra anima, ma è anche qualcosa che può essere incompiuto con riferimento alle cose belle che magari non ci sono più».

«La memoria invece – ha poi aggiunto – è una importante prospettiva, di errori fatti da non ripetere, e di opportunità da cogliere che non sono state colte, ed in quel caso la memoria diventa un enorme aiuto, un grandissimo valore»

La storia del romanzo è ambientata in un periodo in cui il vento d’odio che soffia sull’Europa rischia di spazzare via l’idea stessa di civiltà. Vi è un omicidio di due giovani dalle ragioni subito oscure, con il fantasma della politica che si affaccia dietro il crimine.

Con l’aiuto del fidato Maione – in ansia per una questione di famiglia – Ricciardi dovrà a un tempo risolvere il caso e proteggere un caro amico che per amore della libertà rischia grosso. Intanto la figlia Marta cresce: ormai, per il commissario, è giunto il momento di scoprire se ha ereditato la sua dannazione, quella di vedere e sentire i morti.

Nicoletta Severino

Nicoletta Severino

Danzatrice e coreografa, dirige la scuola di danza "Attitude" di Napoli. Proviene da studi filosofici e collabora con varie testate, trattando temi di attualità, di arte e di cultura.

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