Pompei, nuovo look per piazza Anfiteatro: via chioschi e bancarelle dall’ingresso degli Scavi
POMPEI. Prosegue la forma di comunicazione social del primo cittadino di Pompei. Ultima, una intervista che, con risposte a precise domande, ha consentito in pari tempo l’annuncio di eventi e di iniziative in fase di programmazione.
Riguardo all’ultimo argomento, assume rilievo l’annuncio della decisione di liberare l’ingresso del Parco Archeologico di piazza Anfiteatro dai banchi di alcuni venditori ambulanti e da due chioschi, attualmente siti ai margini esterni del suo viale d’ingresso.
Il sindaco di Pompei ha annunciato un prossimo provvedimento a riguardo, che peraltro rientra nel progetto di ristrutturazione straordinaria di via Roma, con la sua relativa pedonalizzazione.
Dei tre ingressi del Parco Archeologico, quello di piazza Anfiteatro assume particolare importanza per l’economia locale, perché inserito nel centro storico moderno e, pertanto, appare scontato che l’amministrazione in carica ne voglia incentivare l’utilizzo turistico.
Sul fronte opposto di piazza Anfiteatro (separata da via Roma), piazza Immacolata offre il servizio di un parcheggio turistico ed è in quell’area che saranno spostati i banchi di vendita e i due chioschi, che non perderanno il contatto con la potenziale clientela, lasciando libero uno spazio vitale davanti all’area demaniale di piazza Anfiteatro.
Il sindaco di Pompei ha parlato anche di bilancio e di sicurezza in piazza Falcone e Borsellino, aprendo anche alla partecipazione della minoranza alla programmazione degli eventi.
Recentemente Di Casola e compagni hanno fatto sapere che chiederanno l’istituzione di una commissione di controllo sui lavori pubblici. Lo Sapio ha replicato: «Credono di stare ancora in campagna elettorale». Ed ha aperto alla minoranza la possibilità di presentare proposte per i nuovi eventi.
Per concludere, qualche considerazione sul sistema di comunicazione privilegiato dal sindaco di Pompei. Le riprese video delle sue comunicazioni valgono come quelle dei consigli comunali, solo che nel primo caso si promuove l’immagine del primo cittadino, nel secondo si diffondevano critiche e rilievi dell’opposizione.
Bisogna comunque ammettere che l’opzione della video intervista conviene almeno per due buoni motivi: permette di dialogare direttamente coi cittadini e di rispondere esclusivamente alle domande gradite all’intervistato che, tra l’altro, consentono risposte su copione. Per farla breve, solo dischi con etichetta “La Voce del Padrone” fanno la musica per Pompei, diffusa dal megafono di Palazzo De Fusco.