A Pompei i detenuti di 15 carceri regionali, nella sesta Giornata della Misericordia
POMPEI. Nel Santuario di Pompei sabato 15 aprile 2023 (vigilia della festa della Divina Misericordia) si è svolta la VI Giornata regionale della Misericordia degli Istituti penitenziari della Campania.
Ha celebrato la santa Messa, insieme ai cappellani, monsignor Pasquale Cascio, arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia e Delegato della Conferenza episcopale campana per la pastorale carceraria. Monsignor Cascio nella sua omelia si è soffermato sui “frutti della risurrezione”: la penitenza, la speranza e la giustizia.
Hanno partecipato alla manifestazione religiosa, rivolta con particolare dedizione alla Madonna del Rosario, i detenuti di quindici carceri regionali accompagnati dal loro garante Samuele Ciambriello, i direttori degli istituti, gli agenti di polizia penitenziaria, il personale amministrativo, gli operatori, i volontari e i familiari.
Al termine della cerimonia i pellegrini hanno condiviso il pranzo nella Sala Trapani. «Abbiamo vissuto – ha commentato don Rosario Petrone, coordinatore dei cappellani della Regione – una giornata di fraternità nel solco del cammino sinodale intrapreso».
Il Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei, aveva una speciale devozione alla misericordia divina. D’altra parte anch’egli era un convertito: da peccatore che era, seppe accogliere la misericordia, manifestazione dell’amore di Dio, e la sua vita fu stravolta.
Divenne così apostolo del Santo Rosario e instancabile strumento nelle mani divine. Nella celebre Supplica, da lui composta, s’invoca così la Madonna: “Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: misericordia!”.
Alla partecipazione della festa della Divina Misericordia, a cui è legata la stessa indulgenza plenaria degli Anni Santi, chi domenica ha partecipato alla Messa e si è confessato ad uno dei 30 confessionali del Santuario disponibili ogni giorno, ha fatto la comunione e pregato secondo le intenzioni del Papa, ottiene la remissione totale delle pene legate ai propri peccati.