L’annuncio a sorpresa: cancellata la rassegna Pompeii Theatrum Mundi
POMPEI. Un colpo di scena al teatro Mercadante di Napoli, dove era stata convocata una conferenza stampa per annunciare il programma della rassegna Pompeii Theatrum Mundi al Teatro Grande di Pompei, alla sesta edizione. Invece Roberto Andò, direttore del Teatro Nazionale di Napoli ha annunciato che è stato cancellato dalla Regione Campania il contributo di due milioni di euro di fondi europei.
«Non si tratta di un taglio, ma di una mutilazione» ha commentato Andò, il quale ha aggiunto che «non sono state fornite motivazioni a riguardo. Solo che i fondi saranno utilizzati per altro».
La spesa per la rassegna estiva a Pompei è di circa 700mila euro e quanti hanno a cuore la prosecuzione della rassegna di teatro classico, nell’incantevole scenario del Tetro Grande di Pompei, per il riflesso culturale internazionale che conferisce al territorio vesuviano, si sono immediatamente attivati per una sponda alternativa.
Lo stesso Andò ha annunciato un dialogo aperto con il Ministero della Cultura. «Abbiamo subito informato il ministro e il sindaco di Napoli – ha spiegato – Questo teatro ha un significato sociale e rappresenta un mondo di lavoratori. Siamo l’unico teatro nazionale del Sud, questo è un atto contro il Mezzogiorno e contro Napoli».
Sul versante pompeiano la notizia della sospensione della rassegna Pompeii Theatrum Mundi è stata considerata dalla Direzione del Parco come un vero e proprio danno per il territorio, oltre ad aver messo in difficoltà il Parco per aver negato la possibilità di accogliere altri eventi nelle date già impegnate dagli spettacoli programmati per la rassegna regionale.
È la reazione diffusa con un comunicato alla stampa di Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco. «Una rassegna di qualità che da sempre ha dato pregio al sito e alla città di Pompei, e la cui annullata programmazione si trasforma in una mancata opportunità per gli operatori turistici e tutto l’indotto economico del territorio» ha dichiarato, augurandosi una soluzione di salvaguardia dell’iniziativa e dello status di teatro nazionale del Mercadante.
A parte le dichiarazioni risentite di Zutrieghel non sono arrivati commenti alla cancellazione della rassegna negli Scavi da parte del ceto politico dirigente dell’amministrazione locale e dalle organizzazioni di settore, che evidentemente non intendono pregiudicare i rapporti con la Regione del presidente Vincenzo De Luca e attualmente sembrano più interessati alla preparazione dei festeggiamenti del terzo scudetto del Napoli (facendo i debiti scongiuri).