La firma dello scultore Battista Marello sul Premio “Bartolo Longo” che si terrà a Pompei
POMPEI. È stata affidata a don Battista Marello, sacerdote e artista, la realizzazione del riconoscimento che sarà conferito al vincitore del Premio “Bartolo Longo” il prossimo 6 maggio a Pompei.
Il Premio è stato indetto dal Club Lions Pompei Host, nel settembre 2022, sotto la presidenza dell’avvocato Claudio D’Alessio, per offrire il giusto riconoscimento a chi si è particolarmente distinto nel promuovere atti di “religiosità e civiltà, arte e vita, scienza e cultura”, che favoriscono la crescita civile della comunità nella quale vive e opera.
Il Premio, come detto, sarà rappresentato da un’opera scultorea di don Battista Marello, già autore, tra l’altro, della Porta monumentale in bronzo del Santuario di Pompei, inaugurata solennemente il 5 maggio 2021.
Il sacerdote e scultore di origini casertane, nato nel 1948, ha il suo studio nel Belvedere di San Leucio, Caserta, dove guida la Parrocchia degli artisti della seta. All’iniziale contatto con gli ambienti artistici dell’area napoletana, si aggiunge la prolungata frequentazione dello studio di Pericle Fazzini, nella prima metà degli anni ’80.
Le tappe più significative del suo lavoro sono le personali presso lo Studio “Oggetto” di Caserta, la Galleria “Il Segno” e la Galleria “San Fedele” di Milano, 1990, la “Galerie Jesse” di Bielefeld (Germania) 1991, Castel dell’Ovo Napoli, 2009, l’Insula Sacra di Positano, 2010, le Gallerie campane presenti alle “Expo arte” di Bari; la partecipazione alla trasmissione di Emanuela Falcetti “Un parroco artista”, Rai1, 1990.
La mostra “Apparizione”, dedicata e inaugurata da San Giovanni Paolo II a Caserta, 1992, e il portale in bronzo per la chiesa di Valeggio di Verona, consacrata da Papa Benedetto XVI nel 2006, sono alcuni dei momenti più significativi del suo percorso artistico.
Nelle sue opere vanno annoverate anche le porte bronzee per Cetara presso Amalfi, quelle per la Cattedrale Vanvitelliana di Caserta; poi, ancora per il Duomo duecentesco di Caserta Vecchia, per il Duomo di Positano, per quello di Valeggio sul Mincio, per il Santuario mariano di Ariano Irpino. Ultimo, cronologicamente, il portale minore della chiesa del Bernini in Castel Gandolfo (inaugurato da Benedetto XVI per il suo 60esimo di sacerdozio, nel 2011).
Tra le numerose sculture: la Madonna della Salute ai piedi delle Dolomiti, la Colonna di Fuoco antistante la Cattedrale di Sessa Aurunca, La mensa infranta (opera commemorativa del terremoto in Irpinia), Cristo Risorto, al cimitero di Caserta, S. Giovanni Evangelista (alto 3 metri) nella Cattedrale di Smirne, Turchia.
Per questi motivi la realizzazione del Premio “Bartolo Longo” è stata affidata a don Marello. Si tratta di un Premio dal valore altamente simbolico, ideato e organizzato dal Club Lions Pompei Host, in un momento storico altrettanto solenne per Pompei. Dallo scorso ottobre, infatti, sono in corso le celebrazioni dell’Anno Longhiano, promosso dal Santuario per ricordare il 150esimo anniversario dell’arrivo nella Valle di Pompei del Beato Bartolo Longo.
Seguendo la scia dell’opera del fondatore della nuova Pompei, il riconoscimento intende premiare, quindi, persone, enti o istituzioni che si sono distinti per un’eccezionale opera di carattere umanitario. «Il concorso – confermano gli organizzatori – si pone l’obiettivo di valorizzare le esperienze virtuose in termini di responsabilità sociale, eticità, inclusione e, in generale, di impatto positivo sulla comunità».