Le faccette dentali: cosa sono e come aiutano a ritrovare il sorriso

POMPEI. Avete mai sentito parlare dell’utilizzo di faccette dentali? Si tratta di una tecnica molto diffusa e poco invasiva, che serve a “far splendere” un sorriso e mostrare denti perfetti. In pratica, è come applicare delle “facce” sul dente, cioè delle piccole protesi realizzate in ceramica o altri materiali durevoli, per andare a correggere difetti estetici come la forma, il colore, la lunghezza e/o la distanza tra un dente e un altro. Insomma è come ridare un “nuovo volto” al nostro sorriso.

Semplificando, è un po’ come applicare delle unghie finte sopra quelle vere per rendere le mani più affascinanti. Chiaramente con le faccette dentali il discorso è un po’ più complesso, perché – pur avendo una finalità essenzialmente estetica – sono un trattamento odontoiatrico e necessitano di un procedimento, sia pure non invasivo, che va valutato ed eseguito solo da professionisti del settore. Per avere le giuste informazioni in merito, ne parliamo con il dottor Fausto D’Ermo, medico odontoiatra.

Dottore cosa sono tecnicamente le faccette dentali e quando si può ricorrere alla loro applicazione sui denti?
«Si tratta di protesi molto sottili, dello spessore simile a quello di una lente a contatto, progettate per essere applicate sulla superficie esterna dei denti. Sostanzialmente assolvono ad un compito estetico, perché sono capaci di donare un sorriso perfetto, andando a correggere difetti come denti storti, macchie dentali e il diastema, che è l’eccessiva distanza tra i denti. Talvolta servono a risolvere anche problemi di masticazione».

Come si applicano? È doloroso?
«L’applicazione delle faccette non è assolutamente dolorosa, ma siccome si tratta di una pratica che richiede estrema precisione, bisogna affidarsi ad esperti e si procede per step. Il primo passo è una visita preliminare dal dentista, per pianificare il risultato estetico da ottenere. Successivamente, si procede alla limatura dei denti, per rimuovere lo strato di smalto più esterno e preparare la superficie sulla quale saranno applicate le faccette. È l’unico passaggio leggermente più fastidioso per il paziente, ma con le tecniche più recenti spesso non è necessario».

A questo punto si possono applicare le protesi?
«Prima è necessario ottenere un’impronta dentale computerizzata. Poi si realizzeranno le protesi nella forma e nel colore concordati, a seconda delle specifiche esigenze estetiche. Dopo le necessarie prove estetiche, saranno applicate le faccette dentali, utilizzando una speciale resina adesiva e invisibile».

Quali sono i principali pro e contro di questa metodologia?
«I pro sono tanti: il trattamento è poco invasivo e non doloroso, il risultato finale è molto efficace. Il sorriso torna a splendere, perché le faccette coprono macchie, discromie ed altri inestetismi dentali. In più garantiscono discrezione, perché sono praticamente impossibili da individuare da chi ci osserva. E ancora: aiutano a risolvere problemi medici come il diastema o a intervenire su denti abrasi, scheggiati o deteriorati. Il contro, potrebbe essere la necessità di limare una parte superficiale dei denti, ma le ultime tecniche hanno superato la preparazione del dente, quindi in molti casi non è necessario limare i denti».

Un’ultima curiosità riguarda la durata e la manutenzione.
«In realtà non richiedono particolari interventi di manutenzione: per assicurarsi una lunga durata basta mantenere una costante igiene orale, eseguire una pulizia dentale almeno due volte all’anno ed evitare il fumo».

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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