Un “anello verde” per rigenerare il paesaggio intorno alla Pompei antica

POMPEI. Presso l’auditorium del Parco Archeologico di Pompei è stato presentato il masterplan della riqualificazione del suo circuito paesaggistico interno con vegetazione sostenibile nel verde mediterraneo.

S’intende disegnare un “anello verde” attorno alla città antica, destinato ad integrarla anche sotto l’aspetto urbanistico e paesaggistico, col paesaggio naturale e agricolo circostante.

L’iniziativa, che sarà finanziata anche con fondi del Pnrr, è stata presentata il 30 maggio 2023 da Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, in un convegno a cui hanno partecipato Angelantonio Orlando, direttore generale Unità di missione per l’attuazione del Pnrr, Vincenzo Calvanese responsabile Ufficio tecnico del Parco, Paolo Mighetto funzionario del Parco Archeologico di Pompei e Rup, Giovanni Minucci della cooperativa sociale “Il Tulipano” e Alberto Giuntoli paesaggista partner studio Bellesi Giuntoli.

Il progetto della passeggiata fuori dalle mura prevede la valorizzazione dei belvedere e la formazione di nuovi punti paesaggistici, un percorso ciclabile ed uno viabilistico con aree di sosta e di relax per la fruizione dell’ambiente naturale che include il birdwatching (l’osservazione degli uccelli).

L’intento è ripristinare un’area strategica per la conoscenza dell’antica Pompei, di valenza paesaggistica unica al mondo e che ha bisogno di essere integrata con nuovi percorsi.

«S’intende creare diversi livelli di fruizione esterni al Parco in un circuito sicuro, dotato di percorsi inclusivi nell’ottica di un’accoglienza generalizzata e senza barriere» ha chiarito Zuchtriegel,

«Per questo – ha aggiunto – è stato anche avviato uno stretto e proficuo dialogo con la cooperativa sociale “Il Tulipano” al fine di predisporre aree e percorsi pienamente inclusivi anche per persone con autismo e/o disabilità cognitiva».

La conclusione dell’intervento del direttore generale del Parco ha anche chiarito che i fini progettuali non si limitano all’integrazione delle aree di percorrenza e collegamento con il centro della Pompei moderna, ma anche con le cosiddette “aree archeologiche periferiche” (Oplonti, Boscoreale e Stabia), allo scopo di offrire al pubblico la visita complessiva e integrata della “Grande Pompei”.

Per i visitatori degli Scavi si è persa, nel tempo, la fruizione della Pompei esterna alle mura, man mano che il circuito pedonale e ciclabile, creato alla fine degli anni Novanta fuori le mura della città antica, si è progressivamente degradato e annullato.

Solo con la ripresa della manutenzione del verde, è stato possibile riscoprire e recuperare molte aree esterne con interventi di vera e propria bonifica, come quella del grande frutteto dell’Insula Occidentalis e quella della Via dei Sepolcri, al di sopra della Villa di Cicerone, dotata di un viale dei cipressi tra l’Anfiteatro e Porta Nola. Due tratti recuperati da inserire nell’anello verde del Parco.

La progettazione del nuovo percorso extramoenia nel Parco archeologico di Pompei, lungo circa 4 chilometri, è stata realizzata dall’Ufficio tecnico del Parco insieme allo studio Bellesi Giuntoli di Firenze.

Prevede la redazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) esteso all’intero perimetro, a cui seguirà la progettazione degli interventi specifici e mirati ad assicurare l’accessibilità ampliata dell’area interessata.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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