Partito il grande cantiere dell’Insula Meridionalis di Pompei

POMPEI. È partito a fine aprile il grande cantiere per l’intervento di messa in sicurezza, consolidamento e restauro dell’Insula Meridionalis, una vasta area di Pompei che va dal Tempio di Venere al Foro Triangolare (Regio VIII, Insulae 1, 2 e 7). L’intervento è stato illustrato ai possessori della MyPompeii Card nell’ambito dell’iniziativa “Raccontare i cantieri”.

Si tratta di un cantiere molto grande e complesso, del valore di quasi 30 milioni di euro (comprensivi di Iva e oneri), la cui durata prevista è di 4 anni, che a regime richiederà sul posto fino a 100 unità di lavoro.

L’intervento, una volta ultimato, inciderà significativamente sul volto di Pompei. Tanto da indurre la direzione del Parco Archeologico a ripensare alcuni aspetti del sistema di accesso e di deflusso dei turisti dal sito, come l’uscita dal Tempio di Venere e l’ingresso dal Quartiere dei Teatri.

In compenso, Pompei e i visitatori si gioveranno di un’altra ampia area fruibile intramoenia ma soprattutto extramoenia (con alcune zone mai aperte al pubblico sinora).

Inoltre la ricerca archeologica “collaterale” all’intervento di messa in sicurezza potrebbe contribuire a sciogliere nodi sinora irrisolti. Uno su tutti: sin dove si spingeva il mare o la foce del Sarno nell’antichità?

L’intervento di messa in sicurezza, consolidamento e restauro dell’Insula Meridionalis, costituisce un caso estremamente complesso a causa delle condizioni conservative in cui versa l’area, ma anche per via della morfologia dell’area di sedime e dell’arti­colazione degli edifici antichi (costruiti su terrazze che si affacciavano sul mare o su un’area paludosa).

L’area oggetto di intervento, solo parzialmente scavata, è stata sottoposta nei decenni precedenti ad uno sterro a valle con mezzi meccanici e con insuf­ficiente controllo scientifico.

Ciò ha prodotto come risultato l’alterazione del paesaggio extramoenia del fronte meridionale, causando crolli e innescando processi di degrado che non possono essere sanati se non con un intervento sinergico e multidisciplinare.

L’obiettivo principale del Parco Archeologico di Pompei è quello di restituire alla fruizione, a intervento ultimato, una parte della città ritenuta fortemente strategica, da troppo tempo negata a turisti e studiosi.

Nello specifico, gli interventi riguardano la messa in sicurezza, funzionale a consentire lo svolgimento delle attività di cantiere; il recupero struttura­le ed architettonico degli edifici e degli apparati decorativi presenti nell’area (che si estenderanno anche al costone roccioso) e il restauro architettonico e degli apparati decorativi pavimentali e parietali. I lavori sono a cura del Rti Cooperativa Archeologica-Società Cooperativa (mandataria), De Marco srl e Minerva Restauri (mandanti).

Marco Pirollo

Marco Pirollo

Giornalista, nel 2010 fonda e tuttora dirige Made in Pompei, rivista di cronaca locale e promozione territoriale.

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