Al via col sostegno di soci e partner la sesta edizione di Pompeii Thetrum Mundi
POMPEI. La sesta edizione del Pompeii Theatrum Mundi viene anche quest’anno promossa dal Teatro di Napoli con il Parco Archeologico di Pompei. Andrà in scena al Teatro Grande di Pompei a partire dal 16 giugno 2023.
È stato determinante, per questa edizione, il sostegno economico di Ministero della Cultura, Fondazione Inda, Fondazione Campania dei Festival, Città di Pompei, oltre a quello ricorrente dei soci del Teatro di Napoli. Un lavoro di squadra ha reso possibile, nonostante il deficit di sostegno economico venuto a mancare da parte della Regione Campania, l’organizzazione del Festival.
Pompeii Theatrum Mundi, sesta edizione del festival estivo del Teatro Nazionale di Napoli, ritorna nel suo sito magico e prestigioso, il Teatro Grande di Pompei, con un programma che sposa il classico col contemporaneo, ricorrendo a fonti moderne che reinterpretano il mito classico.
Dei quattro spettacoli della edizione che andrà in scena quest’anno, tre affrontano il tema della maternità in alcune delle sue declinazioni più drammatiche.
“Clitennestra”, diretta da Roberto Andò racconta il dramma d’una madre che fa del desiderio di vendetta l’unica, dolorosa, ragione della propria vita. Interprete principale sarà Isabella Ragonese.
In “Nozze di sangue” di Federico Garcìa Lorca, il personaggio della Madre è destinato a sopportare a vita il dolore e le ferite che risalgono a sanguinose faide familiari. La regia di Lluís Pasqual prevede l’interpretazione di Lina Sastri.
“Medea” trova nell’uccisione della promessa sposa di Giasone, di suo padre e nel massacro dei figli, l’unica vendetta possibile per il torto subito dal marito, intenzionato, con le nuove nozze, a salire sul trono di Corinto. Interprete del personaggio tragico sarà Laura Marinoni. L’opera si avvale della chiave di lettura di Federico Tiezzi.
A chiudere il programma “Ulisse, l’ultima Odissea…” di Giuliano Peparini, prevede la riscrittura originale dell’Odissea omerica, in un contesto in cui a prosa, musica, lirica, danza si mescolano effetti scenici e giochi di luce.
In sintesi sono stati programmati quattro spettacoli di grande valore artistico e culturale, che esprimono una forma esemplare di valorizzazione dello scenario straordinario del Teatro Grande e del Parco Archeologico di Pompei.