“Ponte oltre i confini” e “Blasting Harmony”: dal Pompei Street Festival messaggi mondiali di Pace
POMPEI. Resilienza e armonia non possono che generare la Pace tra i popoli della Terra. È così che i temi di Pompei Street Festival 2023 trovano piena attuazione nella realizzazione di opere che nascono dalla collaborazione tra artisti di diverse nazionalità.
“Ponte oltre i confini”, questo il titolo del progetto, ha preso vita grazie al lavoro congiunto di Zmogk (Russia), Bird Cap (Usa), Asaz One (Francia) e Stillo Noir (Svizzera), che dipingono nell’Antiquarium del Parco Archeologico di Pompei fino al 30 giugno.
La produzione collettiva intende lanciare un messaggio importante di comunione, frutto di un’idea di arte che supera le divisioni nazionali e le distanze territoriali, e che si focalizza sulla fusione culturale e sulla necessità del dialogo per ottenere la pace.
Sempre all’Antiquarium del Parco archeologico di Pompei è possibile vedere l’installazione “Blasting Harmony” (“Armonia Esplosiva”, nella foto) ideata dal direttore artistico del Festival, Nello Petrucci. Due avambracci che si incrociano, uno armato di mitra e l’altro semplicemente di una bomboletta di vernice spray: un modo per ricordare il potere unificante dell’arte.
I live panting show del collettivo artistico, rappresentano una appendice speciale all’interno del Parco Archeologico di Pompei, grazie ad uno speciale protocollo sottoscritto tra Comune e direzione del Parco. Da sede storica di bassorilievi, dipinti e graffiti, in questo modo l’antica Pompei si riscopre ancora casa naturale per opere moderne, grazie ai lavori di quattro street artist. Un fil rouge, questo, che si rinsalda attraverso i secoli.