Il cinema su carta: in mostra al Pompei Street Festival l’arte delle locandine da film
POMPEI. Quando si guarda da vicino la locandina di un vecchio film non si può fare a meno di pensare di trovarsi di fronte, né più né meno, ad una vera opera d’arte. Un’opera che riflette l’arte di creare una cosa bella da vedere, ma anche capace di raccontare con immagini, disegni e (poche) parole, nello spazio limitato di un manifesto, il contenuto di un film.
Non a caso il Pompei Street Festival 2023, nell’ambito della sezione cinematografica, propone una mostra che mette in evidenza proprio quelle piccole opere d’arte (le locandine, appunto) che per oltre ottant’anni (fino all’avvento dei social, per capirci) ci hanno raccontato cosa aspettarci da un film.
La mostra si intitola “Cinema su carta – Manifesti ed elementi scenici del cinema” ed è visitabile fino al 2 luglio 2023 (dalle 12 alle 19) nel Museo Temporaneo d’Impresa di Pompei (in piazza Bartolo Longo, presso la sede comunale).
L’esposizione, accanto ad alcune locandine che hanno accompagnato famosi film dagli anni Venti agli anni Sessanta del secolo scorso, propone anche alcuni cimeli cinematografici molto interessanti.
Ci sono gli abiti di scena originali da cardinale della serie “The Young Pope” di Paolo Sorrentino, così come i famosi “mandokaki (un po’ mandorla, un po’ kaki)” del film “Poveri ma ricchi” di Fausto Brizzi e tanti altri da scoprire.
«L’esposizione – spiega Giulia Malafronte, architetta e scenografa, che ha ideato e allestito la mostra per il Pompei Street Festival – vuole mettere in evidenza la bellezza del cinema promosso sulla carta dipinta, quella stessa carta dove si poteva iniziare a pregustare, prima di entrare in sala, la magia della pellicola. È una collezione privata che raccoglie le opere di alcuni “pittori del cinema” provenienti dai vari continenti».
La connessione con Pompei e con la street art c’è, eccome. «Il manifesto, la locandina – evidenzia infatti la curatrice della mostra – sono il primo racconto sintetico attraverso le immagini, dell’opera cinematografica. Hanno decorato i muri delle nostre città proprio come la street art e gli antichi affreschi pompeiani. Questo filo, questa connessione, ci ha condotto alla scelta di inserire la mostra all’interno del Pompei Street Festival sezione Cinema, nato nella città nuova di Pompei che dialoga costantemente con la città antica».
Le locandine provavano a raccontare sinteticamente un film, è vero, ma l’occhio più attento sa cogliere anche i particolari, come stili e oggetti che ormai sono stati consegnati al passato.
«Sì – conferma Malafronte – nelle locandine fatte dai pittori del cinema, spesso insieme ai volti, alle ambientazioni, venivano rappresentati anche gli oggetti, gli arredi, simbolo del racconto cinematografico, proprio come l’antica Pompei che ha raccontato la sua “storia” attraverso gli affreschi e gli oggetti simbolo della sua quotidianità. È nata così l’idea di arricchire la mostra con alcuni elementi scenici e piccoli arredi simbolo della storia di un film, promuovendo e divulgando la bellissima arte che è a supporto della magia del cinema».
All’interno della mostra sono in esposizione anche i disegni degli alunni ed alunne delle scuole primarie di Pompei che hanno partecipato al progetto: “Do what you love”.