Lavori pubblici a Pompei, le denunce di Di Casola in Commissione Regionale Anticamorra
POMPEI. Il capogruppo di minoranza nel consiglio comunale di Pompei, Domenico Di Casola ha fatto sapere mediante i social di essere stato ascoltato in Commissione regionale Anticamorra su questioni che riguardano “problematiche relative alla corretta gestione delle politiche del territorio (lavori pubblici e edilizia privata)”.
La seconda Commissione speciale regionale “Anticamorra e Beni Confiscati”, presieduta dalla consigliera regionale Carmela Rescigno (Lega), ha tra le sue finalità istituzionali la vigilanza e l’indagine sulle attività dell’amministrazione regionale e gli enti sottoposti al suo controllo relativamente alle possibili infiltrazioni e connivenze.
Deve inoltre verificare la congruità della normativa vigente e dell’esercizio dei poteri regionali, formulando proposte allo scopo di rendere più coordinata ed incisiva l’iniziativa della Regione e degli Enti da questa vigilati, nonché degli enti locali campani, nella lotta contro la camorra e le altre forme di criminalità organizzata.
È impegnata nell’assunzione di tutte le iniziative necessarie d’indagine e di proposta per il migliore esercizio delle potestà regionali e delle funzioni attribuite agli enti locali campani, anche in relazione ad una più efficace lotta contro i fenomeni criminali e nel formulare proposte di possibili iniziative sulla formazione e diffusione della cultura della legalità.
L’audizione, come spiega lo stesso Di Casola in un suo post su Facebook, si è resa necessaria dal momento che è pervenuto al protocollo della Presidenza della Commissione una sua nota contenente denunce di presunte irregolarità procedurali riguardanti un’opera pubblica finanziata al Comune di Pompei dalla Regione Campania.
La Seconda Commissione speciale regionale è pertanto impegnata ad approfondire e fare chiarezza sulla fondatezza delle questioni sottoposte al vaglio dei componenti. «Abbiamo parlato delle gravi violazioni di legge nella realizzazione dei lavori di via Lepanto e di via Crapolla, ai danni della collettività» ha commentato Di Casola, assicurando la prosecuzione «nella nostra lotta per Pompei Capitale Culturale».
«Oggi Pompei è offesa quotidianamente» dichiara Di Casola nel suo post, in cui ringrazia la presidente della commissione Rescigno per l’audizione». L’avvocato Di Casola ha dunque usato toni forti e non è quella al vaglio della Seconda Commissione della Regione Campania la prima e/o l’unica denuncia da lui presentata sotto forma di interrogazione. «È arrivato il momento di chiamare le cose con il proprio nome» ha chiarito l’agguerrito consigliere comunale del Partito Democratico di Pompei.
Ora Di Casola ha fatto sapere che auspica a breve una convocazione del Gruppo consiliare di minoranza anche dal Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, a cui ha presentato richiesta allo scopo di illustrare, con documentazione a riguardo, le cose che sono state denunciate in Commissione regionale.